“Ringrazio Cuffaro per l’involontaria pubblicità che sta facendo alla mia candidatura a presidente della regione. La sua presa di distanze da me non fa che rafforzarmi.
Quanto alle critiche sul mio operato da deputato regionale mi vedo però costretto a rinfrescargli la memoria.
Capisco che certe vicende dolorose incidano sulla memoria di chi le ha vissute, ma basta leggere gli atti parlamentari della finanziaria regionale 2007 per rendersi conto di come il governo Cuffaro del tempo abbia svenduto i beni immobili della Regione Siciliana con la finanza creativa del suo cerchio magico. Sempre durante il governo Cuffaro del 2007 si legittimarono migliaia di assunzioni di tirapiedi e lacchè politici assunti per chiamata diretta nelle partecipate e nel sistema ATO rifiuti, con miliardi di debiti poi addossati sui bilanci degli Enti Locali.
Siamo di generazioni diverse con Cuffaro e diverso da lui voglio rimanere. Lotteremo con il popolo di Sicilia Vera per evitare che la politica tentacolare continui a tenere sotto scacco la nostra amata terra.
Cuffaro fa parte di quella banda bassotti politica che nomina dirigenti generali i propri fratelli e familiari e pretende pure di essere ‘assolto’ dopo aver massacrato intere generazioni di siciliani.
La verità è che i vari Cuffaro e Lombardo stanno impazzendo perché i loro approcci nei miei confronti non sono andati a buon fine, perché io sono De Luca, non Musumeci, e non intendo mangiare la mela del peccato. Non sono come l’attuale presidente della Regione che a parole condanna la ‘vecchia politica’ e poi nomina Silvio Cuffaro, fratello di Totò, Direttore del Dipartimento Finanze della Regione Siciliana, sperando di ricavarne consensi elettorali.
Io non bisogno di andare in Burundi per fare scena e finto volontariato per rifarmi la verginità perché grazie anche a Cuffaro la nostra Sicilia ha bisogno di uomini e donne oneste che possano riparare ai disastri lasciati dai governi del vasa vasa.”