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Cronaca

Barcellona, il Movimento Città Aperta preoccupato per la situazione sanità pubblica

La voce della cittadinanza a difesa di un servizio fondamentale per la comunità

Barcellona, il Movimento Città Aperta preoccupato per la situazione sanità pubblica, ecco la nota :

Abbiamo più volte espresso preoccupazione per la gestione della sanità regionale, una situazione che purtroppo accomuna tante regioni in Italia con l’obiettivo – ormai non tanto celato – di “rivoluzionare” la sanità pubblica spostando interessi, guadagni e gestione verso i privati secondo un modello statunitense che provocherebbe un disastro irrecuperabile nel nostro già traballante sistema di welfare. Oggi le notizie di cronaca rendono le nostre preoccupazioni ancora più fondate. A livello regionale si progetta una riforma che probabilmente non farà altro che alimentare in maniera esponenziale un “malvezzo” che da tempo consente ai politici di pianificare a tavolino assunzioni e nomine di posizioni apicali per soddisfare il proprio elettorato o, peggio ancora, per confezionare un’immagine di efficienza e vicinanza al territorio che, di fatto, si traduce solo in post sui social e comunicati stampa a danno, a volte, della stessa gestione ordinaria della sanità ospedaliera. Da quanto si evince da alcune indagini in corso, infatti, sembrerebbe che l’onorevole Tommaso Calderone abbia avuto un ruolo decisivo su alcune dinamiche che hanno riguardato la gestione della sanità del nostro territorio, finanche a spingere per la presenza di alcuni medici presso il centro Covid dell’Ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto. Ma non per sincerarsi della effettiva operatività del centro, in cui, come noto, la terapia intensiva non ha poi mai funzionato, quanto per darne notizia pubblica e fermare la fastidiosa attività del comitato in difesa del nosocomio barcellonese che già nel 2020 tentava di far sentire la voce della cittadinanza a difesa di un servizio fondamentale per la comunità. Come già era accaduto nei mesi scorsi con i provvedimenti a carico di un altro onorevole barcellonese, il leghista Antonio Catalfamo, ci sconcerta prendere atto di dinamiche che se confermate rivelerebbero interessi personalistici e non certo un servizio per il territorio. Si tratta di atteggiamenti e logiche che indipendentemente da una possibile rilevanza penale, che va accertata nelle sedi competenti, vanno condannati sul piano politico e sociale. È imprescindibile che si faccia chiarezza in merito alle suddette vicende e soprattutto, che i cittadini siano i primi a opporsi a queste logiche. Nello stesso tempo è importante essere messi al corrente delle evoluzioni del piano sanitario regionale. per scongiurare il pericolo di una sanità di élite, con un sistema ancora più ingiusto di quello cui stiamo purtoppo abituandoci già adesso.

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