Gli indici dei prezzi al consumo di gennaio 2023 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19. L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo.
A Messina nel mese di gennaio 2023 si registra un decremento congiunturale del -0,7% e un incremento tendenziale del +11,5% dell’indice dei prezzi al consumo.
Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente: prodotti alimentari e bevande analcoliche (+12,4%), bevande alcoliche e tabacchi (+2,1%), abbigliamento e calzature (+3,6%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+39,8%), mobili, articoli e servizi per la casa (+8%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,4%), trasporti (+8,7%), ricreazione, spettacoli e cultura (+2,6%), istruzione (+1,5%), servizi ricettivi e ristorazione (+6%), altri beni e servizi (+4,3%).
Non subiscono variazione: comunicazioni (0%).
La nota offre una sintetica analisi dei fattori che hanno contribuito a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di gennaio 2023:
Prodotti per fumatori: si registra un leggero aumento congiunturale degli articoli per fumatori (+0,7%) e dei sigari e sigarette (+0,1%; +2,1% il tendenziale).
Energia elettrica: nel mercato tutelato dell’energia elettrica si evidenzia una rilevante diminuzione congiunturale dei prezzi per quanto riguarda la tariffa bioraria sia della fascia diurna feriale (-22,5%; +1,9% il tendenziale) sia della fascia notturna, weekend e festivi (- 21,8%; +9,0% il tendenziale), a fronte di un aumento della quota fissa (+0,6%; -3,0% il tendenziale). Nel mercato libero dell’energia elettrica si registra una diminuzione congiunturale dei prezzi (-9,6%; +174,7% il tendenziale). Infine, il prezzo del gas di città e gas naturale del mercato libero risulta, rispetto al mese precedente, in aumento (+2,7%).
Prodotti farmaceutici: i prezzi dei medicinali di fascia A NIC/FOI registrano una lieve diminuzione (-0,1%; -1,2% il tendenziale) a fronte di un aumento dei medicinali di fascia C – COP (+2,5%; +2,5% il tendenziale).
Servizi di telefonia: si registra un leggero calo congiunturale dei prezzi dei servizi di telefonia mobile (-0,1%; +0,4% il tendenziale), mentre si rileva un aumento dei prezzi del servizio di posta certificata (+1,3%; +3,8% il tendenziale).
Servizi di trasporto: nel trasporto si rileva una diminuzione generalizzata dei prezzi. Per quanto riguarda il trasporto aereo, i voli nazionali evidenziano il maggiore calo (- 30,9%; +62,5% il tendenziale), seguiti dai voli intercontinentali (-25,7%; +37,3% il tendenziale) e dai voli europei (-25,0%; +80,6% il tendenziale). Si registra anche un calo dei prezzi del trasporto marittimo (-2,5%; +8,1% il tendenziale), a causa delle destinazioni sia verso l’estero sia soprattutto interne. Fanno eccezione al calo generalizzato dei trasporti quelli ferroviari sia regionali (+1,3%; +4,3% il tendenziale), a causa della variazione dei listini di alcune regioni, sia nazionali (+0,8%; -5,0% il tendenziale), a causa della minore disponibilità di offerte riguardanti il servizio intercity notte.
Attività turistiche e ricreative: i pacchetti vacanza diminuiscono sia a livello internazionale (-4,0%; -7,2% il tendenziale) che a livello nazionale (-2,3%; +12,5% il tendenziale), a causa del segmento montagna. Viceversa salgono i prezzi di villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili (+6,4%; +7,5% il tendenziale) e degli agriturismi (+2,6%). Tra le attività ricreative registrano un aumento congiunturale dei prezzi gli impianti di risalita (+12,1%; +12,5% il tendenziale) e i parchi di divertimento (+3,3%; 0,0% il tendenziale).
Cultura: si rileva un marcato calo del prezzo dei libri di narrativa (-12,6%; -11,4% il tendenziale), a fronte dell’aumento del prezzo del download di e-book (+9,3%; +4,3% il tendenziale). Si registra l’aumento dei giornali quotidiani, sia di quelli a diffusione nazionale (+0,7%; +3,1% il tendenziale) che di quelli a diffusione locale (+1,3%; +4,9%), a fronte di una diminuzione dei periodici (-0,4%; +8,2% il tendenziale). Le variazioni congiunturali di prezzo dei quotidiani e dei periodici sono legate ad una diversa distribuzione degli allegati.