Personale in fuga dal Policlinico di Messina e dipendenti stressati dall’ambiente lavorativo, esattamente il contrario di quello che afferma in un comunicato il management aziendale. Infatti, mentre l’azienda continua a parlare di grande attenzione al benessere dei lavoratori, la realtà è un’altra ei dipendenti spesso non denunciano per timore di ritorsioni, omertà o altre motivazioni”.
Le critiche, spiega il sindacato, investono numerose unità operative strategiche come Rianimazione, Pronto soccorso generale e pediatrico, Neurochirurgia, Terapia intensiva neonatale e pediatrica. Difficoltà significative si registrano anche nei reparti di Medicina, Ostetricia, Epatologia, Malattie infettive, Neurologia, Ictus, Pneumologia, Chirurgia toracica e vascolare, Ematologia e Oncologia medica. Da qui la possibilità che il personale possa tornare a scioperare.
“Il personale infermieristico assunto in sostituzione- spiegano il segretario provinciale Nursind, Ivan Alonge e il segretario aziendale, Massimo Latella – viene destinato in reparti di nuova istituzione, come la Riabilitazione cardiologica, dove saranno assegnate nuove unità in sostituzione di infermieri che, per vari motivi, non sono più in servizio in altre unità operative, di conseguenza, non verrà coperto il posto vacante, creando sempre nuove criticità”.
Tra le altre critiche segnalate dal Nursind “l’assenza dei buoni pasto pomeridiani e la mancanza della banca delle ore , bloccati nel contratto integrativo attuale, strumento obsoleto, in vigore da ben 17 anni che stenta per inerzia istituzionale ad essere sostituito da uno nuovo più allineato alle necessità attuali dei lavoratori del comparto. Da menzionare anche l’ex Peo, la cosiddetta fascia che non viene concessa da 7 anni, per non parlare del problema parcheggi mai risolto, causa di stress correlato lavoro già prima di iniziare il proprio turno di lavoro”
