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Certificazione di Emblemi e titoli araldici

Le certificazione di Emblemi e titoli araldici

Sappiamo che la Costituzione Italiana non riconosce valore legale ai titoli nobiliari, considerati al giorno d’oggi  beni immateriali di privato possesso della persona,ne’ tantomeno esiste in Italia un certificatore di blasoni o titoli nobiliari della persona.
Come devono fare allora coloro che vogliono certificare titoli e blasoni per trasferirli alla discendenza senza che,soprattutto i blasoni,possano essere oggetto di “copia”da parte di terzi?
Inutile dire che i blasonari, sia pure prestigiosi,del presente e del passato non possono essere chiamati in causa così come i vari elenchi dì nobiltà che sono spesso “contestati” dagli aventi diritto.
Fino al 31/07/2017 l’Heraldry Bureau di Pretoria (Sud Africa) certificava legalmente i blasoni dei cittadini locali ma anche degli stranieri,che dovevano possedere dopo l’attestazione  di una traduzione giurata del contenuto ( la cosiddetta apostille) con una presa d’atto dei tribunali repubblicani.
Dal 1 agosto 2017 il Sud Africa certifica solo per i suoi cittadini escludendo gli stranieri da quella opportunità.
Nell’UE esistono due figure cui ci si può rivolgere per avere certificati blasoni e titoli: Il Cronista Rey de Armas de Castilla y Leon,Don Alfonso de Ceballos Escalera y Gila marqués de la Floresta a Segovia ( Spagna) ed il Chief Herald of Arms of Malta, Dr Charles A. Gauci,il cui ufficio e’ ubicato a Fort St. Elmo a Malta.
Si specifica che le suddette Autorità Araldiche “non concedono” titoli nobiliari ,come qualcuno ha tentato di far credere nel corso degli anni,ma si limitano a registrare le documentazioni fornite dai richiedenti.
Il che significa che,soprattutto per i titoli nobiliari,necessita esibire decreti e lettere patenti di nobiltà ( rilasciate da un Principe dotato di fons honorum) o sentenze di Tribunali Araldici Arbitrali Internazionali e documentazioni storiche opportune che testimoniano il possesso in modo inconfutabile dei titoli che vengono sempre registrati su base documentale e per completezza Storica ( a Malta).
Per quanto attiene ai blasoni,redatti sempre le regole dell’Araldica tradizionale Europea,la registrazione riguarda per lo più i “delineo ex novo” cioè i blasoni di nuovo conio,essendo quelli storici dei Casati ex Regnanti pre e post unitari ben noti a tutti e non necessitanti di certificazione.
Chiunque quindi : nobile,notabile o borghese può avere il suo blasone o emblema araldico. L’importante è che il “cappotto d’armi” (coat of Arms)sia certificato e registrato.
Essendo il Regno di Spagna e la Repubblica di Malta Stati dell’Unione Europea le certificazioni si possono far valere in tutti gli Stati dell’UE senza particolari procedure di traduzione ed attestazioni di conformità del contenuto.
Situazione diversa è nel Regno Unito,oggi fuori dall’UE,dove il re d’Armi e’ il Lord Lyon che certifica solo blasoni e titoli solo per le popolazioni di GB ed Ulster,o in limitatissimi casi,solo per quelli concessi dalla Corona Britannica.
Gli altri Re d’Armi sono presenti in Europa un po’ in tutti gli Stati ma registrano emblemi e titoli solo ad uso di richiedenti nazionali,non agli stranieri.
Una particolarità sarebbe il Re d’Armi della Moldavia (Stato Europeo ma fuori UE) che registra emblemi araldici anche agli stranieri,ma è di difficile reperibilità.
Come si vede certificare emblemi e titoli non è “mission impossible”, basta avere le carte in regola e rivolgersi alle persone giuste.
Ringraziamo per la gradita consulenza il Barone dott.Diego Spanò dei Tre Mulini.

Foto Blasoni  della Famiglie Spano’ e Mazzacuva  certificati dal Cronista d’Armi di Castiglia e Leon

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