Proposta per l’Attraversamento stabile dello Stretto di Messina dell’Ing. Carmelo Cascio.
Nota inviata al sig. Presidente del Consiglio dei Ministri prof. Mario Draghi il 15 Maggio 2021, integrata.
PONTE A CAMPATATA UNICA, A TRE CAMPATE O TUNNEL SOMMERSO IDROSTATICO?
Il Ponte sullo stretto di Messina, oggetto del desiderio tra alterne vicende da mezzo secolo e’ prepotentemente tornato alla ribalta, catturando l ‘interesse di tanti personaggi che si affollano sulla rete, sui talkshow e quotidiani locali nazionali per discettare su un argomento che, in un paese serio, dovrebbe essere appannaggio solo di pochi eletti selezionati ad hoc.
Perché non si contano più le volte in cui un governo italiano ha cambiato idea. E questo, indipendentemente dal merito della questione, non è certo stato un buon viatico per l’immagine di un Paese al quale non tutti, all’estero, sono disposti a concedere il massimo dell’affidabilità. Ricordiamo com’è andata. Nel 1992 Bettino Craxi promette in campagna elettorale che tornando a Palazzo Chigi costruirà il Ponte. Ma scoppia Tangentopoli. Due anni più tardi è il turno di Silvio Berlusconi, che però manda in archivio il progetto. Romano Prodi nel 1996 lo farebbe pure, quel Ponte: dieci anni prima da presidente dell’Iri l’aveva benedetto. Ma nell’Ulivo sono quasi tutti contrari. E si arriva al fatidico 2001 anno della famigerata legge obiettivo. Il Ponte riparte, e prima di andarsene Berlusconi firma il contratto con l’Impregilo, pensando di aver legato le mani al successore. Sbaglia. Con il Prodi bis nel 2006 l’opera finisce sul binario morto. Tuttavia il centrosinistra dura meno di due anni: ecco di nuovo Berlusconi ed ecco il Ponte che ritorna.
I danni
La strada sembra definitivamente spianata quando a ottobre 2011 passa in Parlamento una mozione, appoggiata dallo stesso governo Berlusconi, che toglie i soldi al progetto. Impazza la crisi finanziaria e Mario Monti coglie la palla al balzo. Mette il general contractor con le spalle al muro per decreto e il contratto decade. È il primo marzo 2013: il 15 aprile la società Stretto di Messina s.p.a. finisce in liquidazione. Il decreto dovrebbe anche limitare i danni a 300 milioni di risarcimento possibile, più i 350 spesi. Ma parte lo stesso la causa miliardaria: lo Stato rischia di pagare una fortuna per un’opera che non c’è, (forse il vero obiettivo iniziale???) E la giostra ora si rimette in moto. Con la previsione di nuovi posti di lavoro che passa da 40 a 100 mila… C’è qualcosa di male a essere ottimisti?
Scendono in campo PRESUNTI, cattedratici , avvocati etc….che disquisiscono sul tema , avendo pero ‘ come obiettivo solo il sostegno al progetto della campata unica e demonizzando quello a tre campate ossia l’ unico percorribile. Sul quotidiano locale , Gazzetta del Sud, ad es.il cattedratico di turno dall ‘alto della sua sapienza, non sostenuta da esperienza , ci offre una narrazione della complessa problematica , sollevando obiezioni alla relazione ministeriale per pervenire alla fine alla conclusione scontata che privilegia la scelta della campata unica il cui progetto, già appaltato, come e’ noto, scaturisce dalla “famigerata” Legge Obiettivo di cui diremo innanzi .La replica al cattedratico affabulatore sorge spontanea , atteso che nella lunga disquisizione non si rinviene alcuna sostanziale argomentazione tecnica ma solo la convenienza a praticare quel progetto , a suo dire ” unico al mondo ” e già cantierabile, mentre la scelta a tre campate incrocerebbe il tempo impietoso occorrente per un progetto nuovo. In sostanza aria fritta per giustificare il mantenimento del progetto a campata unico nato dalla legge ” obiettivo” che la stessa Autorità anticorruzione definì ” LEGGE CRIMINOGENA ” ( cfr-Presidente Autorità Anticorruzione dr. Raffaele Cantone, oggi Procuratore Capo della Repubblica di Perugia) .
Il 3 Settembre 2020, il Ministro delle Infrastrutture on. Paola De Micheli con un tweet riapre il dibattito sul ponte dello stretto di Messina e annuncia l’istituzione di una Commissione “ per capire qual è lo strumento migliore per collegare la Sicilia alla Calabria , questa commissione avrebbe dovuto concludere i lavori entro il 31 dicembre 2021. Questa Relazione è stata “Partorita” dopo otto mesi , anziché i venti -trenta giorni previsti dal Ministro , da un pool di esperti, privo di specifiche professionalità come gli ingegneri strutturisti , gli ingegneri navali, i geologi, gli Ingegneri geotecnici, con esperienza maturata sul campo : una relazione fumosa , ambigua che dapprima evidenzia l’ importanza di questa opera strategica per il rilancio del meridione anche nell’ area del mediterraneo privilegiando tra le due opzioni (campata unica o tre campate) la scelta delle tre campate ed alla fine , udite! udite! consegna alla politica la soluzione del problema …omissis….. .
Siamo seri ed andiamo al nocciolo del problema! Non si puo’ affidare la realizzazione di questa opera strategica a Soggetti incompetenti circondati da politicanti o faccendieri ! Occorre affidarsi ad esperti di livello mondiale che hanno lavorato in strutture complesse come ad es..la costruzione delle pile in acque profonde e che possono certamente garantire la speditezza del progetto , essendo estranei al mondo degli interessi particolari che imperversano in Italia e strangolano il bene comune .
Oggi ribadisco , ancora una volta che, il ponte a campata unica non e’ PRATICABILE perché porta una luce di 3300 metri mentre quello a tre campate , oltre al costo inferiore , riduce la luce a 2000 metri e porta oscillazioni di gran lunga inferiori : ( ricordiamo che la luce e’ la distanza tra i Piloni che sorreggono l impalcato ) .
Aggiungo che gli attuali fan del progetto omettono un passaggio fondamentale che, fu decisivo nel 2013 per la sua cancellazione ufficiale : lo stesso coordinatore tecnico scientifico ufficiale del progetto, professore Ingegnere Remo Calzona , aveva ammesso che, a fronte delle numerosissime edizioni di un progetto infinito , la sua versione esecutiva , quella cruciale per dimostrare la reale fattibilità dell’opera non era stata mai redatta perché avrebbe provato l’esatto contrario della fattibilità , ovvero che il Ponte non si puo’ fare: E’ semplicemente impossibile!!
Ebbene parliamone un po’ con l’intento di fare chiarezza sulla “Vexata quaestio” ovviamente solo dal profilo tecnico perche’ non siamo interessati a risvolti politici ed alle abusate strumentalizzazioni e speculazioni che invece hanno prevalso da decenni e che oggi sono in agguato sulla realizzazione di questa opera
Infatti oggi Il Ponte sullo Stretto è in soccorso dei Naufraghi del Governo Rieccole puntuali le sirene dello Stretto di Messina lanciarsi sulla grande opera del Ponte per distrarre l’attenzione della opinione pubblica dai veri, macroscopici problemi che questo Governo deve fronteggiare ! Quale ombrello più idoneo per ripararsi dalla tempesta che lo sta attraversando ? Quale salvagente se non la promessa della costruzione del Ponte con annessi e connessi per il ministro Salvini che non riesce a parlare d ‘altro per catturare consensi in caduta a fronte della reale situazione del Paese ?
Ebbene , ci siamo stufati di questa passerella !
Salvini, Schifani, Occhiuto e tutta la allegra brigata di esperti o presunti tali , smettetela con questa farsa perchè la gente ha compreso finalmente il maledetto imbroglio. La storia dello attraversamento dello Stretto di Messina va totalmente riscritta sotto il profilo tecnico se vogliamo fare sul serio, archiviando mezzo secolo di chiacchiere che hanno gravato sulla tasca dei contribuenti a beneficio solo di commensali privilegiati . Mi riferisco alla idea progettuale , peraltro meno costosa , del tunnel sottomarino basato sul principio di Archimede sperimentato altrove da mezzo secolo ma ignorato dai nostri Governi che hanno optato per scelte scriteriate irrealizzabili e mangiasoldi.
Il Tunnel di Archimede è proposto da anni dall’Ingegnere Federico Massimo Mazzolani (scienziato di riconosciuta fama internazionale), professore emerito di Tecnica delle Costruzioni dell’Università Federico II di Napoli. Lo stesso professore ha ricevuto lauree honoris causa presso varie Università europee e mondiali.
Ha ricevuto premi nazionali ed internazionali per la ricerca e la progettazione.
Presiede commissioni normative europee e nazionali. Membro di diverse Associazioni europee. Conduce ricerche su strutture di acciaio ed alluminio , ingegneria sismica e restauro e ristrutturazione . In tali campi è autore di MILLE PUBBLICAZIONI, di cui 50 monografie e 36 libri.
Il professore Federico Mazzolani durante il Seminario del 24 marzo scorso tenutosi a Napoli, ha ribadito ancora una volta che il Ponte a campata unica (Lungo 3.300 metri) non è assolutamente REALIZZABILE ( il professore ha ribadito che, con la tecnologia attuale, al massimo si possono costruire ponti di circa 1.800 metri di lunghezza) e che, l’unica soluzione percorribile è quella del Tunnel galleggiante sommerso di Archimede a circa 30-40 metri di profondità ancorato al fondale con un sistema di cavi di acciaio elastici.
Si allega video- intervista ( anno 2019) del prof ing. Federico Mazzolani.
Considerata l’importanza dell’opera, negli anni precedenti, l’incarico si sarebbe dovuto affidare alla migliore Ingegneria al Mondo, e non allo studio ingegneristico italiano , amico degli amici politicanti ed affaristi in genere che ovviamente ora si stanno mobilitando per accomodarsi alla ricca tavola.
Premesso quanto sopra veniamo ai nostri giorni per parlare di cose concrete e di alta tecnologia: il TUNNEL SOMMERSO ( TUNNEL di Archimede ) che sostanzialmente sfrutta la spinta di Archimede data dall’immersione della struttura per bilanciare i carichi verticali (principio di Archimede): un corpo immerso nell’acqua riceve una spinta verticale diretta verso l’alto pari al peso del volume di liquido spostato e, salvaguarderebbe le bellezze naturali dello Stretto , sicuramente con costi inferiori.
Riferisco che l’Ing. Arianna Minoretti, laureata al Politecnico di Milano (Strutturista) occupa il ruolo di Ingegnere Capo ( da circa 10 anni) nel Dipartimento di Tecnologie e Sviluppo dell’Amministrazione pubblica dei trasporti Norvegese : l’ing. Arianna progetta imponenti opere pubbliche con il Ponte di Archimede , una soluzione che esiste nel settore delle infrastrutture dei trasporti da oltre un secolo ma, mai realizzata.
L’ingegnere Minoretti ha redatto i progetti e sta dando corso ai lavori per la costruzione di un tunnel sottomarino di circa 1000 Km.
Il l progetto (Ponte) di circa 20 anni fa’ sarebbe devastante per il territorio messinese. I tracciati ferroviari sono previsti in galleria per decine di kilometri, a tal proposito Gazzetta del sud d (21 marzo 2023) riferisce che soltanto per il conferimento a discarica dei materiali scavati (considerando un tempo di realizzazione di 5 anni) e considerato anche la necessità di approvvigionamento dei materiali per realizzare le nuove opere ci sarebbero circa 1.800 trasporti /giorno a Messina con camion 5 assi per 5 anni …SIC!!
A tal proposito allego relazione tecnica a firma Ing. Salvatore Lanzafame di Messina che ha proposto una nuova soluzione progettuale , precisamente “un tunnel sommerso idrostatico ammortizzato T.S.I.A., che cerca di evitare gli aspetti negativi delle soluzioni finora presentate di progetti di ponte sullo stretto a una o a tre campate e di quelli di tunnel ancorati rigidamente al fondo o di tipo subalveo..
Il Tunnel T.S.I.A. sta fermo in equilibrio idrostatico come un sottomarino, grazie ad una regolazione derivante da accumulo ed espulsione di acqua marina ed ancoraggi elastici al fondo del mare , in grado di assorbire sollecitazioni sismiche e di correnti marine.
Il Tunnel avrebbe un lunghezza di 8.400 metri da S. Ranieri di Messina a Gallico in Calabria, approderebbe a RASO ( direttamente sulla spiaggia) sulle due sponde dello Stretto e si collegherebbe direttamente alle infrastrutture Ferroviarie ed Autostradali esistenti o da realizzare Cosi’ facendo si evitano lunghi raccordi autostradali e ferroviari dell’impalcato del Ponte, alto 50 m., alla quota delle due coste, quella messinese e quella calabra…”.
Provvedimenti legislativi negli anni: la legge obiettivo n. 443 /2001, targata ex ministro delle Infrastrutture Ing. Pietro Lunardi , ha stravolto la normativa sui Lavori Pubblici che l’ Europa aveva imposto con apposita direttiva nel senso che ha cassato il Projet financing statuito per le opere pubbliche ; in pratica, lo Stato affida ad una Impresa privata le funzioni di competenza dell’ Anas (Ente Pubblico competente per la viabilità) : l’Impresa privata, definita GENERAL CONTRACTOR fornita di ampia delega (lo Stato si spoglia di tutte le sue funzioni) , può fare tutto, anche affidare parte dei lavori ad altre imprese private . Addirittura il General Contractor nomina il Direttore dei Lavori ( Palese conflitto di interessi , il controllore (la D.L) individuato da chi deve essere controllato:::!!!) Lo Stato rimborsa tutto il costo dell’opera allo stesso contraente generale che ,a sua volta , può costituire Societa’ ( mangia soldi ) con altri soggetti pubblici e privati che possono anticipare i capitali ( massimo il 20%) emettendo obbligazioni garantite dallo Stato……( Domanda: concretamente chi mette i Soldi? Il General Contractor oppure lo Stato?) …. . CHE BANCHETTO PANTAGRUELICO !
Sempre con la CRIMINOGENA legge obiettivo ( Legge n. 443 /2001) furono affidati i lavori di riammodernamento dell’Autostrada Salerno Reggio Calabria : Durata del Cantiere ( circa 12 anni), durante il corso dei lavori molte imprese contrattualizzate dal General Contractor , ovviamente , erano in odore di CRIMINALITA’
Il segmento autostradale compreso tra gli svincoli di Cosenza e Rogliano ( circa 40 Km.) (Autostrada Salerno Reggio Calabria) sempre in perenne manutenzione…!
La Legge Obiettivo è stata CASSATA con il Decreto legislativo 18 Aprile 2016 n. 50, così come modificato dall’articolo 217 del Decreto legislativo “correttivo” n. 56/2017 .
I lavori per la costruzione dell’opera (il Ponte) ancora oggi non risultano iniziati e, non è stato redatto nemmeno il Progetto ESECUTIVO che avrebbe dovuto redigere il Contraente Generale.
In conclusione : nell’anno 2003 a seguito della statuizione della legge OBIETTIVO ,tra lo Stato e il Contraente Generale (Impregilo) viene stipulato il Contratto per la Progettazione e la costruzione del Ponte.
Nell’anno 2017 la legge obiettivo viene CASSATA dal Parlamento.
Il Contraente Generale non ha MAI presentato il Progetto ESECUTIVO , né consegue che il contratto, a suo tempo sottoscritto, è LEGALMENTE DECADUTO .
Considerato che L’articolo 97 della Costituzione della Repubblica italiana (La Buona Amministrazione ) sostanzialmente afferma come l’ attività della Pubblica Amministrazione debba essere ispirata ai criteri del BUON ANDAMENTO, imparzialità ’, economicità’, trasparenza e , considerato infine che il Dipartimento Ingegneria dell’Università Federico II di Napoli ha sempre sfornato i migliori Ingegneri strutturisti europei , lo scrivente AUSPICA che lo Stato Italiano possa affidare l’incarico per la Progettazione e la Direzione lavori del Tunnel sommerso di Archimede al Prof. Ingegnere Federico Mazzolani, Professore emerito di Tecnica delle Costruzioni all’Università Federico II di Napoli ( VERO luminare di fama mondiale) e allo stesso Dipartimento di Ingegneria strutturale della medesima Università Federico II
come disse il SOMMO MAESTRO …… qui si vedrà la tua nobilitate…
P.S. I lavori di costruzione del Tunnel sommerso dovranno essere affidati agli Imprenditori con i CRITERI di cui al NUOVO CODICE DEGLI APPALTI …..Legalità’ -Trasparenza- Pari Opportunità ( In Italia da troppo tempo……..SAMARRITI)

Giovanni Mollica
30 Marzo 2023 at 17:59
Ma perché non lo suggeriva prima? Avremmo vitato di spendere decine di milioni a fare studi sui venti, sui fondali, nelle gallerie del vento di tutto il mondo, per poi accorgerci di … avere sbagliato tutto e dovevamo rivolgerci all’ing. Cascio