Durante un incontro, tenutosi stamane a Messina, che si è svolto al “Capo Peloro Resort” alla presenza di comitati e associazioni contro la mega opera e dedicato proprio al tema del ponte, Bonelli ha espresso la sua contrarietà nei confronti dell’opera. Ha dichiarato che l’atto di presentare un esposto era necessario a causa della mancanza di trasparenza nella gestione del progetto da parte della società Stretto di Messina e del Governo. Questo atteggiamento di riservatezza, secondo Bonelli, è del tutto inaccettabile, specialmente considerando le implicazioni finanziarie e ambientali che il ponte comporterebbe. Bonelli ha sottolineato che dietro la realizzazione di questa infrastruttura si nasconde un vero e proprio “furto di risorse” destinate al Mezzogiorno, risorse che sarebbero più utilmente impiegate in settori cruciali come le ferrovie, la sanità e la difesa del suolo. Per contrastare ciò, Europa Verde ha messo in campo un pool di avvocati che stanno esaminando attentamente tutti gli aspetti del progetto, dalle questioni ambientali a quelle procedurali e di concorrenza. Bonelli ha chiarito che la battaglia contro il Ponte sullo Stretto non si fermerà e ha avanzato l’idea di un possibile referendum per coinvolgere direttamente gli italiani nel processo decisionale e per abolire il decreto che ne regola la realizzazione. Un’altra voce autorevole a porre dubbi e critiche sul progetto è stata quella di Nicola Fratoianni, rappresentante di Sinistra Italiana. Fratoianni ha denunciato il progetto come inutile, eccessivamente costoso e potenzialmente dannoso per il Mezzogiorno. Ha sottolineato che le risorse pubbliche dovrebbero essere orientate verso settori prioritari, come la messa in sicurezza del territorio e gli investimenti nel welfare, anziché essere sperperate in opere di dubbia utilità. Inoltre, ha criticato aspramente l’utilizzo delle risorse pubbliche per promuovere un’opera che non risponde ai reali bisogni della popolazione. Presente all’incontro, in prima fila, l’ex sindaco Renato Accorinti, da sempre sostenitore dell’inutilità dell’opera con tanto di maglietta rossa con la scritta No Ponte, il legale del Wwf, Aurora Notarianni e anche il segretario della Cgil Pietro Patti che ha smontato gli entusiastici numeri di chi sponsorizza l’opera con l’appannaggio di posti di lavori che sarebbero, comunque, un fatto temporaneo mentre le forza lavoro occupata nel settore della navigazione è sicuramente maggiore e più stabile.
Le reazioni
Germanà (Lega), ennesima sceneggiata Fratoianni-Bonelli, non fermeranno futuro