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Politica

I Consiglieri Lega su Bilancio Consuntivo 2023 del Comune di Messina. La replica dei gruppi consiliari di “Sud chiama Nord”, “Basile Sindaco di Messina” e “Con De Luca per Basile Sindaco”.La dissociazione del Consigliere  Mirko Cantello. Risposta di Germanà e la controreplica del consigliere

Con la nostra astensione, a metà novembre si potrà procedere con le nuove assunzioni

I consiglieri della Lega respingono al mittente le polemiche in merito alla votazione di ieri sera sul Bilancio Consuntivo 2023 e spiegano i motivi dell’astensione.

È necessario fare chiarezza -commentano i consiglieri della Lega- ed evitare, questa volta il sostantivo è pertinente, sciacallaggio politico. Se ci siamo astenuti e non abbiamo votato a favore è stato per un motivo molto chiaro: se avessimo votato sì al documento contabile e all’immediata esecutività dello stesso avremmo avallato il pasticcio dell’amministrazione Basile, che senza avere portato in Consiglio il Consuntivo entro il 30 aprile come prevede la legge, ha proceduto con alcune assunzioni. Assunzioni che peraltro, proprio per la mancata approvazione del bilancio in questione, sono state bloccate.

Invece, proprio per garantire i 176 nuovi posti di lavoro in discussione, abbiamo deciso di astenerci. Avremmo potuto votare no come hanno fatto altri consiglieri, invece, con la nostra astensione, a metà novembre si potrà procedere con le nuove assunzioni.

È bene che in Consiglio comunale ognuno guardi in casa propria, evitando di lanciare accuse infondate e impegnandosi, invece, a dare un contributo efficace al governo di questa città, senza perdere tempo a produrre l’ennesimo quotidiano comunicato stampa a spese di chi in Aula lavora seriamente”.

Nota  congiunta i consiglieri dei gruppi consiliari di “Sud chiama Nord”, “Basile Sindaco di Messina” e “Con De Luca per Basile Sindaco”:

“Nessun sciacallaggio politico. Le giustificazioni espresse dai consiglieri della Lega sono palesemente inesatte. Coloro che fanno parte del gruppo consiliare della Lega, per tentare di giustificare il loro operato in Consiglio comunale, si arrampicano sugli specchi, ma, come spesso accade, la pezza è peggiore del buco.

È infatti chiaro a tutti cosa sia realmente successo, e di questo dovranno rispondere non solo ai cittadini, ma anche ai 176 vincitori di concorso che, a causa di questo ritardo, dovranno attendere ulteriori 15 giorni per essere assunti.

Inoltre, si contraddicono: se fossero stati davvero convinti del presunto ‘pasticcio’ dell’amministrazione, avrebbero potuto votare contro il bilancio consolidato e, allo stesso tempo, approvare l’immediata esecutività.

Così facendo, avrebbero dimostrato senso di responsabilità nei confronti della città e soprattutto verso i dipendenti in attesa del loro legittimo posto di lavoro.

Hanno invece scelto di fare ostruzionismo, cercando maldestramente di mettere in cattiva luce l’amministrazione comunale. Ma ciò che è successo ieri sera è sotto gli occhi di tutti: basta guardare i nomi di chi ha votato e cosa hanno votato”. 

La dissociazione del Consigliere  Mirko Cantello

Con la presente, nella mia qualità di Consigliere Comunale della Città di Messina, appartenente al gruppo consiliare “Lega – Salvini Premier”, in ordine al comunicato stampa sulle polemiche relative alla votazione della proposta di delibera avente ad oggetto il Bilancio Consolidato 2023, apparso nelle edizioni odierne di diversi quotidiani e giornali online, ed attribuito ai consiglieri comunali del citato partito, ritengo doveroso evidenziare, disconoscendolo nel contempo, di non aver sottoscritto alcun comunicato.

Per quanto sopra, invito tutte le redazioni in indirizzo a provvedere alla necessaria rettifica.

Senatore Germanà su esternazioni consigliere Cantello

Incomprensibile. Così il senatore Nino Germanà, commissario della Lega in Sicilia, definisce la nota con la quale il consigliere Mirko Cantello rinnega la nota diramata ieri dal gruppo messinese del partito, relativa all’astensione dei consiglieri del gruppo in merito al voto sul Bilancio Consuntivo 2023 della Giunta Basile.

“Incomprensibile -sottolinea Germanà- anche perché Cantello disconosce la nota ma non è capace di entrare nel merito della questione. È facile uscire dall’aula al momento del voto, come lui ha fatto in questo caso, invece di restare seduto al proprio posto e assumersi le proprie responsabilità.

È evidente che, pur nella indiscussa libertà di scelta e di coscienza di ciascun consigliere, quando si fa politica seriamente a dettare le linee guida è il partito. Che l’esecutivo di Palazzo Zanca abbia commesso una serie di errori dopo gli altri è cosa discussa e ribadita più volte durante gli incontri del gruppo, quindi non comprendo davvero di cosa si meravigli Cantello se come Lega abbiamo deciso di sottolineare l’ennesimo scivolone dell’amministrazione Basile.

Quello che più colpisce -conclude Germanà- è che Cantello si dissoci in maniera plateale dalle scelte di quello che al momento è ancora il suo partito, la Lega, senza però spiegarne i motivi. Ma sia chiaro che nella Lega non esistono né correnti né porte girevoli e questo vale per tutti, nessuno escluso”.

La controreplica del Consigliere Mirko Cantello

Sinceramente provo imbarazzo – evidentemente non per me, bensì per il ruolo ricoperto dall’interlocutore in questione – a commentare l’ennesima improbabile uscita del senatore Germanà, il quale non comprende come io abbia potuto disconoscere un comunicato stampa che, ricordiamolo, non è stato mai sottoposto all’attenzione dei consiglieri comunali della Lega, pur essendo, tuttavia, ai medesimi attribuito.

Appare davvero paradossale dover replicare ad una tale assurdità.

Orbene, a sentire il nostro, dovrei acconsentire supinamente e, quindi, subire un ragionamento non condiviso, una linea non formulata sulla base di una concertazione, ovvero sulla scorta di una valutazione di contenuti e di dinamiche d’aula (ai più sconosciute), sol perché un senatore della Repubblica, dall’alto del suo eccelso rango, ha inteso intervenire su un tema cittadino (peraltro squisitamente tecnico, con il quale il predetto ha pochissima dimestichezza – basta leggere la nota che si riscontra), non sentendo la necessità di coinvolgere il gruppo consiliare.

Ma di quale linea politica parla? La linea politica si condivide, si discute. La linea politica dovrebbe essere il frutto di un costante confronto, se del caso anche aspro e acceso, che alla fine si risolve in sintesi concertata.

Di tutto ciò non v’è traccia.

In ordine ai contenuti, è fin troppo evidente che colui il quale (o colei la quale) ha scritto la nota, poco o nulla sa delle problematiche che afferiscono il bilancio consolidato, e che i concetti (peraltro pochi) messi in riga, non sono altro che il sunto di qualche avveduto intervento consiliare sul tema (grazie sempre allo streaming).

Infine, in merito alla metafora delle porte girevoli, evito ogni commento, atteso il pulpito da cui proviene la predica.

Tutto il resto è noia………………

 

 

 

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