Nel pomeriggio Franco De Domenico, candidato a sindaco per la coalizione di centrosinistra, ha incontrato a Ganzirri i rappresentanti dell’ ASD Canottieri Peloro, appena rientrati dalla trasferta trionfale del meeting di Sabaudia con il risultato di ben 13 medaglie d’oro.
Si è così confrontato con una realtà assai importante per la nostra città: un movimento grazie al quale il nome di Messina è stato portato alla ribalta internazionale, visti i successi di assoluto rilievo degli atleti peloritani in questi anni.È emersa la necessità di avere a disposizione spazi e strutture idonee, come un pontile – a servizio di tutte le società – che possa essere fruito anche dai disabili. Il tutto, in piena armonia con l’ambiente e tenendo presente come si operi all’interno di una Riserva naturale.
“Ho avuto modo – spiega Franco De Domenico – di apprezzare l’opera che viene svolta da queste società all’interno del Lago Grande. Un impegno che va anche al di là dello sport, poiché garantiscono la pulizia del Lago soprattutto rispetto all’emergenza causata dalle alghe e dai rifiuti abbandonati nei fondali. All’Amministrazione non chiedono un contributo economico, ma un salto di qualità nella gestione del Lago di cui beneficerebbero almeno 300 tesserati e, in maniera indiretta, tutta la cittadinanza”.
“La Riserva naturale rientra sotto la gestione della Città metropolitana – ricorda il candidato sindaco – che ha il compito di tutelare paesaggio e fauna, magari guardando ad altre esperienze simili ad esempio in Piemonte, dove in contesti di questo tipo, si svolgono competizioni di livello internazionale. Anche questo diventa un modo per sfruttare tutte le potenzialità del Lago. Il Comune, dal canto suo, ha l’obbligo di garantire, come co-gestore della Riserva, la pulizia delle aree limitrofe”.
“Mi ha addolorato sapere che, in passato, alcuni atleti già inseriti nei circuiti agonistici si sono dovuti trasferire altrove, non trovando le condizioni necessarie per allenarsi. Ancora di più, con rammarico, ho constatato che in questo momento l’attività è sostanzialmente negata ai portatori di disabilità”, commenta De Domenico: “Siamo pronti a studiare i necessari interventi, sempre nella logica di coniugare sport all’aria aperta e tutela ambientale, visto che si tratta di un sito protetto e soggetto a precise prescrizioni normative”.