Questa domenica, 24 marzo, alle ore 17:00, Michele Santoro sarà a Messina per organizzare un evento a piazza Unione Europea. Con lui anche Raniero La Valle, Benedetta Sabene e Nino Mantineo. Per la lista “Pace , Terra, dignità” Michele Santoro e Raniero La Valle presenteranno i candidati e le candidate del Collegio (Sicilia – Sardegna) per le elezioni europee. per tracciare un nuovo percorso dove la pace è l’elemento fondamentale per costruire un’Europa nuova. Solo così sarà possibile realizzare un futuro di prosperità e di progresso reale per il nostro Paese. “Il giorno in cui il potere dell’amore supererà l’amore per il potere il mondo potrà scoprire la pace”. Solo contribuendo a porre fine alle guerre si potrà invertire l’attuale situazione che sta, di fatto, impoverendo il Mezzogiorno d’Italia. I tagli ai servizi essenziali, come ad esempio, la sanità al Sud che non riesce a garantire ed a offrire assistenza valida ai poveri, agli anziani e ai portatori di handicap. Vi è poi un Meridione d’Italia abbandonato al degrado, dove scarseggia l’acqua, elemento essenziale per l’ambiente e la salute. Solo contribuendo a mettere fine alle guerre, possiamo invertire una rotta che sta portando l’Europa in una crisi profonda che si abbatte in particolar modo sui territori più poveri, a partire dal Mezzogiorno d’Italia. Bisogna invertire la visione di Mezzogiorno come periferia d’Europa, puntando a farne invece crocevia nel Mediterraneo per scambi commerciali e relazioni politiche con il resto del mondo. La questione meridionale non è una questione italiana, ma è una questione europea. Un nuovo progetto politico che ha l’ambizione di rappresentare la vera alternativa a una politica costruita sulle logiche clientelari, sempre più distante dal Paese reale e dalle istanze dei cittadini. Per Michele Santoro “la sinistra è in frantumi e di certo non siamo noi la causa. È evidente che il M5S persegue una sua strategia di opposizione e il Pd ne ha una diversa. Noi non siamo in competizione con loro, puntiamo al voto di chi non va più a votare.
