Per ricordare il 115° anniversario del terremoto del 1908 che ha colpito la città dello Stretto, anche quest’anno il gruppo “Padre nostro … Padre di tutti” ha organizzato due appuntamenti con la memoria e con la storia. Un vero e proprio percorso storico-commemorativo per non dimenticare i fratelli messinesi morti nella catastrofe e per fare conoscere il passato e la cultura del nostro territorio. L’obiettivo è anche quello di far recuperare ai messinesi quel “senso di appartenenza” affinché per la nostra città si ridesti e si rinsaldi l’identità collettiva. Il primo momento si è vissuto mercoledì 27 dicembre con il percorso della memoria per le vie della città alla scoperta dei luoghi simbolo del pre e post terremoto. Con partenza dal monumento alla Regina Elena, grande benefattrice di quei tristi momenti, ci si è soffermati davanti ad alcuni luoghi importanti per la vita socio-culturale e spirituale della città ricostruiti dopo il terremoto, come la scuola “Cannizzaro”, il Tribunale e la Chiesa del Carmine. Grande attenzione ha destato il vecchio quartiere settecentesco del Tirone. Ultima tappa la chiesa dello Spirito Santo per ricordare le tredici suore morte sotto le macerie del monastero e la grande opera religiosa e caritatevole compiuta da Padre Annibale e dalla sua collaboratrice Madre Nazzarena Majone nel momento della tragedia. Giovedì 28 dicembre presso il Cimitero monumentale, c’è stato un momento di preghiera con la recita del S. Rosario in modo itinerante per i viali del Camposanto. Attraverso le testimonianze dei giornali dell’epoca e dei racconti dei sopravvissuti si sono ricordate le oltre centomila vittime ( tra cui i giovani, i bambini, le famiglie) e coloro che si sono mostrati solidali sia nel momento della tragedia che nella ricostruzione della città. Ricordando anche il notevole patrimonio artistico e culturale di cui la città fu privata, una preghiera è stata rivolta a coloro che con grande impegno hanno donato un aiuto concreto alla ripresa della città. Dopo 115 anni è per tutti un dovere morale tenere viva la memoria di quella triste tragedia e onorare il nostro passato. La memoria per ognuno di noi significa sapere da dove si proviene e dove andare, così come dice la scrittrice Margaret Fairless Barber “ Guardare indietro … è aiutare i propri occhi a guardare avanti!”
Marisa Mangano