Nel rione Giostra di Messina l’immagine di alcune palazzine evoca quella delle Vele di Scampia, e attraverso questa suggestione, compreso tutto il corollario di luoghi comuni, provoca un duplice effetto: da un lato la consapevolezza che i problemi delle periferie sono simili in tutte le città, dall’altro che siamo in ritardo su un dibattito che superi il disagio per arrivare al riscatto. In questo territorio svolgono la propria attività didattica gli insegnanti del plesso Majorana dell’IIS Verona Trento. In particolar modo all’interno del laboratorio di sistemi automatici Augusto Righi sono nati e si sono sviluppati interessanti progetti di Automazione ed Elettrotecnica come l’Ascensore parlante, CrittoArtik, DigitCornice, Robocicero, DinoMajor, Genius ( intelligenza artificiale che spiega la storia della elettrotecnica ) e Superobotcamerierə, quest’ultimo il primo robot in Europa con lo schwa (ə). Fare scuola insegnando l’elettrotecnica in quartieri di periferia è complesso. Sono territori abbandonati dalle attenzioni delle amministrazioni e popolati da bambini e ragazzi che vivono in profonde situazioni di disagio, a causa del contesto sociale-culturale in cui si ritrovano. Nella maggior parte dei casi, si tratta di allievi e studenti con alle spalle famiglie assenti , che vivono in precarie condizioni economiche. Tutto ciò influisce negativamente sulle vite dei bambini e dei ragazzi, problematiche che sfociano il più delle volte in seri problemi comportamentali e che si manifestano anche nei contesti scolastici. Tra questi problemi comportamentali si possono elencare la mancanza di disciplina, l’avversione al rispetto delle regole o l’assunzione di atteggiamenti aggressivi nei confronti di compagni ed insegnanti. In questo ambiente verso la fine del 2022 prende vita uno studio approfondito su come le intelligenze artificiali possano aiutare lo studio della elettrotecnica in classe. Gli studenti del Majorana di Giostra coordinati dai Prof. Aldo Domenico Ficara hanno dato vita ad un avatar chiamato Genius che è stato usato per svolgere una lezione propedeutica alla storia della elettrotecnica. Un modo innovativo di programmare l’elettrotecnica che partendo da Giostra ha interessato anche il Ministero dell’Istruzione nella persona del Ministro Patrizio Bianchi che nel giugno del 2021 scrisse una lettera di apprezzamento sul lavoro fatto. La lettera recitava così:
Carissimi e carissime,
invio con grande piacere questo messaggio a tutti voi, studentesse, studenti, docenti, componenti della comunità dell’Istituto professionale “ Ettore Majorana “ e di tutto l’Istituto d’Istruzione Superiore “ Verona Trento “. Desidero esprimere un sentito apprezzamento per il progetto realizzato dalle ragazze e dai ragazzi dell’Istituto “ Majorana “, insieme ai loro insegnanti, che si colloca come esempio di come la nostra scuola non si sia mai fermata dall’emergenza epidemiologica. Il vostro impegno, la costanza e l’ingegno hanno portato un risultato di grande interesse: il progetto di un ascensore “ parlante “ utile per le persone non vedenti è un’idea che coniuga la competenza, l’inventiva e la passione della nostra scuola con la sua vocazione storica per la solidarietà. La scuola è il battito della comunità, quando la scuola non si ferma, la società non si ferma. I progetti come il vostro indicano quale deve essere la via per l’istruzione di domani, quella della nuova normalità che ci attende, una “ rigenerazione “ di ciò che si impara studiando, ovvero competenze per poter trasformare in meglio la vita del mondo che ci circonda, nel segno della sostenibilità e dell’inclusione. Abbiamo di fronte a noi un anno scolastico che sarà un anno costituente, nel quale saremo chiamati a confermare il protagonismo della scuola nella vita del nostro Paese, ma anche a ripensare profondamente le modalità. Avremo quindi ancor più bisogno della dedizione, della capacità tecnica e delle idee geniali e appassionate come le vostre! Con una vicinanza particolare per le ragazze e i ragazzi che sosterranno l’Esame di Stato, vi rinnovo i miei ringraziamenti e vi saluto con grande affetto.
Prof Patrizio Bianchi
