“Non sarà l’ ultimo valzer”, di Vincenzo Ragno, pubblicato da La Feluca Edizioni, nella Collana di Narrativa “Il Brivido”, è stato presentato il 20 aprile scorso alla Mondadori Bookstore di Messina.
Nel corso dell’incontro ha dialogato con l’Autore, Gianluca Buttafarro (La Feluca Ed.) e, sono intervenuti Mario Falcone (scrittore e sceneggiatore) e Viviana Montalto (libreria Mondadori Messina).
Il romanzo, ha del giallo le tre caratteristiche imprescindibili: un crimine, un’indagine e la risoluzione del mistero ad opera di un protagonista.
Gli eventi si intrecciano con sentimenti e stati d’animo e riconosciamo l’amicizia, la gelosia, gli affetti, i ricordi indelebili nonostante il trascorrere incurante del tempo, la solitudine e i momenti di nostalgia e malinconia.
Preziosa cornice nella quale sono incastonati gli accadimenti è Messina, la nostra Città, piena di fascino e di malinconia. Messina, descritta in tutta la sua bellezza, con la sua passeggiata a mare, il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli, il suo mare salvifico, che calma e cura, le luci del porto e la nave che arriva, la Madonnina e… lo Stretto con i suoi miti. Quello Stretto, che fa tanto sognare e che amiamo infinitamente!
I personaggi principali sono Antonio, sposato con Elisa, e Giulio, fidanzato con Tania. Antonio è un medico, proprio come l’Autore, ed è persona abituata a scrutare nell’animo umano e a porsi tante domande. Tende, a volte, ad isolarsi e ad alzare muri per proteggersi.
Ci sono nel racconto storie che si intersecano e rapporti che nel tempo si trasformano e, poi, ci sono le parole… le parole che feriscono.
Ci sono vite distrutte per mancanza d’amore e relazioni – non relazioni tra genitori e figli, e l’amara considerazione che “a volte i genitori cercano il meglio per i loro figli e non capiscono che invece ne rovinano la vita”
E più o meno a metà del libro, chi legge realizza che nulla è come appare.
Quando viene avviata l’indagine per l’omicidio e il focus si sposta da un personaggio all’altro alla ricerca di un movente, è forte è il clima di tensione emotiva che il romanzo riesce a creare, mentre il lettore tenta sino alla fine di risolvere il caso.
L’Autore, con grande sensibilità, si sofferma sul fatto che dietro un delitto non c’è solo la vittima, ma si contano anche tanti feriti, tante persone che rimangono segnate o colpite dal delitto e che pagano un prezzo alto per quanto accaduto.
E, tra le pagine, scorgiamo anche il pensiero del nostro Autore sulle donne, a proposito delle quali scrive “Con le donne non si sa mai come comportarsi, ci stai insieme da anni e credi di conoscere tutto di loro, poi basta una parola, una frase, e ti rendi conto di non aver capito nulla… Vivere con una donna è come iniziare un viaggio fantastico sospeso senza gravità tra il paradiso e l’ inferno…” e quando finisce un amore i dubbi tormentano chi viene abbandonato.
La Musica, è l’unica cosa capace di dare conforto, l’unica che non tradisce, che unisce e il valzer, che lega i due innamorati in una coppia, è armonia.
In conclusione ciò che abbiamo provato un tempo e che è già accaduto potrà ancora accadere e la musica potrà tornare ancora a suonare e sarà ancora possibile ballare e ciò vale anche per l’amore.
Per dirlo con le parole dell’Autore “L’amore è come l’ultimo valzer, il segreto è ballarlo come se fosse ancora il primo”.
Un libro da leggere tutto d’un fiato, per riflettere sull’amore e sulla vita, sugli uomini e sulle donne, sulle relazioni, e sul fatto che quello che è già accaduto, può magicamente accadere ancora.
Ester Isaja
