Ad oggi sul ponte dello Stretto di Messina sono stati pubblicati numerosi report riguardanti i costi di costruzione, Infatti, il dato più significativo è quello riportato nell’allegato Infrastrutture al DEF 2023 approvato l’11 aprile 2023, è di 13,5 miliardi di euro ai quali si andranno ad aggiungere altri 1,1 miliardi per le opere complementari al collegamento ferroviario lato Sicilia e lato Calabria. Restano invece, ancora da valutare i costi legati alle opere di ottimizzazione e complementari alle connessioni stradali, che verranno meglio definite e dettagliate nell’ambito dei prossimi contratti di programma con ANAS. Ma una volta completata l’opera non bisogna sottovalutare i costi di manutenzione. La manutenzione: è una di quelle cose indispensabili ad un ponte di questo tipo, a contatto con l’acqua marina ed i venti del posto. La salsedine rovina sia l’acciaio che il cemento ed andrebbe fatta manutenzione in modo costante, praticamente tutti i giorni con costi veramente alti. Nello scorso mese di maggio 2023 all’interno del progetto “ Conversando con ChatGPT “ organizzato dalla Silicon Valley dello Stretto diretta dall’Ing Aldo Domenico Ficara, sono state poste alcune domande al Chatbot americano sulle criticità del ponte sullo stretto. Tra le criticità ChatGPT evidenzia quella della manutenzione dell’opera dicendo: Una volta costruito, il ponte richiederà un’adeguata manutenzione e gestione per garantire la sua sicurezza e funzionalità nel lungo termine. Ciò richiede investimenti costanti e competenze specializzate. È importante notare che il progetto del ponte sullo stretto di Messina è stato oggetto di discussioni e proposte per molti anni, ma al momento del mio ultimo aggiornamento, nel settembre 2021, la sua costruzione non era ancora stata avviata. Le criticità sopra menzionate sono basate sulle sfide generalmente associate alla costruzione di grandi infrastrutture e potrebbero essere soggette a modifiche o evoluzioni “. Vogliamo ricordare che ChatGPT è un chatbot progettato per rispondere alle domande, un nuovo modello linguistico, ma può anche essere utilizzato per eseguire il debug del codice. Lo ha sviluppato OpenAI, la società che sta dietro AlphaFold e GPT-3. La società, sostenuta da Microsoft, ha sviluppato un modello linguistico di grandi dimensioni progettato per interagire con gli utenti in ”modo colloquiale”.
