La violenza sulle donne e l’importanza di instillare nei giovani i valori del rispetto e dell’amore, è statoil tema al centro dell’incontro organizzato da Lions e Leo Club Messina Ionio nei giorni scorsi, alla chiesa di Santa Caterina.Un tema di cui purtroppo si parla spesso perché la cronaca ogni giorno ci racconta fatti di violenza e abusi ai danni delle donne.Un fenomeno che paurosamente non accenna a diminuire e su cui bisogna insistere soprattutto tra i giovani, nelle scuole. Ed è proprio questo che i Lions stanno facendo da tempo, parlare ai giovani di questa tematica e sensibilizzarli al rispetto del prossimo. Lo ha rimarcato in questa occasione il presidente dei Lions Giuseppe Ruggeri, nell’introdurre l’incontro. Alessandro Giuffrida, presidente del Leo Club Messina Ionio ha rimarcato il concetto di sensibilizzazione e l’importanza di rivolgersi ad una sempre più ampia platea. Maria Schirò, referente del service e moderatrice ha inoltre ribadito che i Lions si stanno impegnando tanto su questo fronte anche attraverso i vari club di zona.
Rosaria Puglisi, delegato distrettuale del service, ha tracciato un excursus sul service dei Lions sulla violenza che nasce nel 2021 con un progetto legato alla violenza psicologica. L’assessore Alessandra Calafiore, intervenuta all’incontro, ha annunciato che a breve il Comune di Messina presenterà un nuovo strumento per far fronte a questa emergenza a dimostrazione del fatto che le istituzioni stanno lavorando tanto, in sinergia, con interventi mirati e sempre più vicini alle esigenze del momento. Inoltre a breve – ha proseguito- saranno aperti altri 2 centri per le famiglie.
L’avv Giusy Lo Giudice ha poi analizzato i vari aspetti della violenza sulle donne che si configura come atto mirato a recare danni fisici, psicologici e sociali al sesso femminile. Lo Giudice poi fa riferimento alle origini di questo fenomeno che sono da ricercare principalmente nello scompenso tra i ruoli uomo/donna soprattutto all’interno del rapporto di coppia. L’incidenza maggiore di violenza infatti, è proprio tra le mura domestiche.
Mons. Tavilla, ha fatto un riferimento a Santa Caterina, donna bella, evoluta che non si è fatta assoggettare a un amore prepotente, scegliendo la vita monacale. E poi ancora cita papa Francesco che recentemente ha detto che “la violenza sulle donne è una velenosa gramigna che va eliminata dalle radici”.Maria Gianquinto, presidente del CEDAV Messina, realtà che tante donne ha aiutato dalla sua nascita, ha spiegato le difficoltà che molte donne hanno nel riconoscere atteggiamenti violenti da parte del compagno/marito anche perché, nell’ambito della stessa famiglia si cerca di minimizzare il problema soprattutto se ci sono dei bambini. Compito del Cedav è proprio quello di seguire le donne nel percorso di riconoscimento del problema e poi allontanamento dal maltrattante. Fornendo supporto psicologico e legale. Il vice questore Grazia Iellamo ha parlato dell’esplosione di questo fenomeno soprattutto negli ultimi anni, a tal punto da imporre la necessità di un intervento del legislatore per una tutela preventiva sulle vittime agli esordi dagli abusi. Ha inoltre parlato della possibilità da parte della donna di poter richiedere un ammonimento prima di arrivare a denunciare l’uomo violento. Ha inoltre fatto riferimento alle nuove tecnologie in uso per fronteggiare tale fenomeno, come l’App “Youpol” attraverso la quale si può contattare direttamente la sala operativa. La dirigente scolastica Emanuela Cannistrà infine, nel ricordare che molto spesso, i casi di violenza sulle donne avvengono tra le mura domestiche, quelli che ne risentono sono proprio i figli, specie se piccoli i quali ne pagano le conseguenze per il resto della vita. A fare le conclusioni la presidente di zona Maria Francesca Scilio, la quale ha ribadito l’importanza di combattere la mentalità maschilista sensibilizzando soprattutto i giovani.
