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Cronaca

Scuola Cannizzaro Galatti, Gioveni: ancora tutto tace sulla nuova destinazione

Un ulteriore approfondimento, anche per la storia centenaria dell’Istituto

“Quali decisioni si sono prese per il futuro della scuola Cannizzaro Galatti in merito al trasferimento della popolazione scolastica necessario per i lavori di adeguamento sismico? E quanto si dovrà ancora aspettare per conoscerle?”

A porsi questi interrogativi è il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, a quasi 1 mese e mezzo dalla seduta del Consiglio Comunale sul tema delle scuole in cui il vicesindaco Mondello, sollecitato dallo stesso, aveva espresso improvvisamente possibili altre ipotesi rispetto al paventato trasferimento all’istituto San Luigi.

Pur consapevole della necessità di mettere in totale sicurezza un plesso che di suo aveva già subìto la parziale inibizione di un piano – afferma Gioveni – ho sempre ritenuto che la decisione di smembrare ed esiliare totalmente una comunità scolastica in pieno centro composta da 1000 alunni, 150 docenti e 30 unità di personale ATA, meritasse quanto meno un ulteriore approfondimento, anche per la storia centenaria dell’Istituto.

Dal 2 febbraio però, giorno in cui si celebrò quel Consiglio Comunale – prosegue il consigliere – non è stata ancora resa nota ufficialmente la decisione dell’Amministrazione ed è ovvio che questa totale e prolungata incertezza, oltre ad aver generato non poche ripercussioni sulla scuola che ha registrato un notevole calo delle iscrizioni, fa tuttora rimanere nel limbo famiglie e addetti ai lavori.

In quella famosa seduta – insiste l’esponente di FdI – avevo proposto delle soluzioni tutto sommato gradite anche all’utenza nonostante l’inevitabile spezzettamento, come il mantenimento al Sant’Antonio (5 classi più 2 con un piccolo adeguamento), a Cristo Re (10 classi più altre circa 10 con l’utilizzo di altri locali dello stesso istituto) e in aggiunta gli ex locali del Dipartimento Urbanistica di via Trento che su tre piani potrebbero ospitare ben 15 classi.

Mi auguro quindi – conclude Gioveni – che a stretto giro sindaco e vicesindaco si pronuncino definitivamente sul futuro della comunità scolastica della Cannizzaro Galatti, con l’auspicio che le soluzioni sopra esposte, certamente meno impattanti per le famiglie, possano essere tenute in debita considerazione.

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