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Cronaca

Messina, carcere di Gazzi. La FP CGIL: “Escalation di violenza. Urge un cambio di rotta gestionale”

Settimana ad alta tensione quella trascorsa all’interno della casa circondariale

Settimana ad alta tensione quella trascorsa all’interno della casa circondariale di Gazzi a causa delle numerose aggressioni subite dagli operatori di polizia. La Fp Cgil chiede interventi risolutivi. Gli agenti di polizia penitenziaria hanno trascorso una settimana molto travagliata all’interno della casa Circondariale di Messina. Giorni caratterizzati da risse, insulti di ogni genere, aggressioni fisiche al personale e un tentativo di impiccagione da parte di un detenuto.

“Esprimiamo grande preoccupazione relativamente alle precarie ed insicure condizioni lavorative per gli agenti di polizia penitenziaria i quali quotidianamente, con grande sacrificio e sprezzo del pericolo, svolgono i propri compiti istituzionali”.

Questo il commento del Segretario della FPCGIL di Messina Francesco Fucile e del coordinatore provinciale Giovanni Spanò, rispetto a quanto avvenuto negli ultimi giorni presso la Casa Circondariale di Messina, «quando all’interno di una sezione detentiva quattro agenti, dimostrando apprezzabili competenze professionali e lodevoli capacità operative, hanno sventato in extremis un tentativo di impiccagione messo in atto da un detenuto. Situazione totalmente opposta, è ciò che è avvenuto il giorno dopo presso un altra sezione detentiva, dove ad avere la peggio, è stato un sovrintendente di polizia penitenziaria, che nel tentativo di riprendersi le chiavi delle celle sottratte da un detenuto, ha rischiato di rompersi una mano. Vicenda analoga è quella avvenuta presso il Reparto “Cellulare” dove altro Agente è stato brutalmente pestato da un detenuto solo al fine di ottenere un tempestivo trasferimento in altro istituto penitenziario di suo gradimento.

La FP CGIL rivolge un grosso plauso agli agenti che hanno sventato il tentativo di suicidio ed ancor di più, esprime massima solidarietà e vicinanza a coloro che sono stati vittime delle aggressioni. Per tali vicende, esortiamo nuovamente la Direzione a voler ritenere suscettibile l’operato dei poliziotti a valutazione da parte della Commissione Ricompense del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria al fine di dare maggiore motivazione professionale nell’impegno al personale di polizia penitenziaria il quale, oggi più che mai, si sente scoraggiato ed abbandonato a se stesso. Chiediamo inoltre che vengano attuati provvedimenti che tutelino il personale di polizia penitenziaria, sollecitando di fatto, un radicale cambio di rotta gestionale.

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