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Cronaca

La Cgil e la Uil Messina hanno presentato un esposto-denuncia alla Procura regionale della Corte dei Conti per accertare le eventuali responsabilità dell’Asp circa la convenzione con la Fondazione Giglio di Cefalù

Ampiamente preannunciato

“Come ampiamente preannunciato, la Cgil e la Uil Messina hanno formalmente presentato un articolato esposto-denuncia alla Procura regionale della Corte dei Conti della Sicilia al fine di accertare le eventuali responsabilità dell’Asp di Messina e i possibili danni erariali che potrebbe aver subito la sanità pubblica a seguito della convenzione stipulata dalla medesima Asp con la Fondazione Giglio di Cefalù, peraltro violando in maniera eclatante le corrette relazioni sindacali previste dal Ccnl della sanità che per la fattispecie prevede il preventivo Tavolo di confronto. Si tratta di una convenzione finalizzata alla cessione delle prestazioni specialistiche di ortopedia, oculistica, chirurgia generale, ginecologia e urologia da svolgere presso il Presidio Ospedaliero di Sant’Agata di Militello. Prestazioni remunerate con un importo pari all’85% del valore dei DRG prodotti, lasciando all’Asp di Messina il rimanente misero 15%, nonché l’onere dei costi vivi di gestione dei reparti, dei consumi di energia elettrica per tutte le necessità strutturali, di gasolio, della logistica, della manutenzione tecnologica, delle pulizie degli ambienti ospedalieri utilizzati dalla Fondazione Giglio ed altro ancora: tutte spese che, ovviamente, non possono essere coperte dal 15% spettante all’Asp di Messina” lo hanno dichiarato Pietro Patti, segretario generale Cgil Messina, e Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina.

“La nostra convinta posizione di dissenso rispetto alle scelte che puntano alla completa privatizzazione della sanità è motivata dalla necessità, oggi più che mai, di difendere ad oltranza il diritto fondamentale alla salute per tutti i cittadini, così come previsto dall’articolo 32 della nostra Costituzione. Inoltre, l’aspetto scabroso di questa vicenda è rappresentato dal fatto che a seguito della convenzione, la Fondazione Giglio ha ulteriormente subappaltato le prestazioni di chirurgia ortopedia all’ospedale Buccheri-La Ferla di Palermo, struttura privata accreditata, concedendo allo stesso il 20% dei relativi DRG e, quindi, trattenendo il restante 65%” hanno così proseguito i sindacalisti.

“Qualche giorno fa, il Giudice del lavoro del Tribunale di Messina dott.ssa Aurora La Face, proprio per le gravi violazioni contrattuali ha decretato la sospensione della convenzione e la condanna dell’Asp per condotta antisindacale. In tal senso, appaiono alquanto fuorvianti le improvvide dichiarazioni del presidente della Fondazione Giglio, il quale scarica le pesanti responsabilità legate alla sospensione dell’attività sanitaria alle organizzazioni sindacali ricorrenti e minaccia di sospendere qualsiasi tipo di collaborazione con l’Asp. Certo, per fare queste dichiarazioni, ci vuole molta faccia tosta e, come noto, il presidente della Fondazione Giglio non è un missionario, tantomeno un seguace dell’opera del compianto Gino Strada. Restiamo, pertanto, convinti di quanto affermava qualcuno più in alto di noi, vale a dire: “Fuori i mercanti dal Tempio”” hanno così concluso Pietro Patti, segretario generale Cgil Messina, e Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina.

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