Lo scorso venerdi, 20 settembre 2024, si è tenuta la prima iniziativa del progetto in epigrafe,
frutto della cooperazione tra l’ULEPE (Ufficio Locale per l’Esecuzione Penale Esterna di
Messina) e Legambiente dei Peloritani. Come si vede dalla locandina dell’evento che si
allega, l’attività si è svolta con visita alla Chiesa di S. Maria della Scala nella Valle
(Badiazza), pulizia e percorrenza del sentiero naturalistico “Laudato sì”, assemblea alle
Quattro Strade presso il ristoro Don Minico.
Un gruppo di persone in MaP (Messa alla Prova) o Affidati, in collaborazione con alcuni
soci di Legambiente dei Peloritani, hanno svolto l’azione, con la partecipazione della direttrice
ULEPE, dott.ssa Ernestina Di Gennaro, la quale, intervenendo nell’assemblea, ha
evidenziato “il senso del progetto in corso, ai fini di una giustizia riparativa che incontri il
territorio e restituisca un servizio sociale alla comunità”.
Il progetto si articolerà in altri otto incontri fino a tutto il prossimo mese di novembre.
A margine dell’iniziativa si segnalano alla stampa alcune criticità incontrate
nell’itinerario. Se la bellezza del monumento normanno e l’incomparabile paesaggio del
demanio boschivo incontrato lungo il percorso hanno indotto nei partecipanti sentimenti di
meraviglia e orgoglio identitario, non sono mancati segni negativi di degrado e di abbandono.
L’ultimo tratto della strada, realizzata non molti anni fa al fine di permettere la fruizione
dell’antica chiesa, è apparso dissestato e pieno di buche. L’interno della Chiesa non è
visitabile, essendovi un cantiere della Soprintendenza da 1,6 milioni di euro, fermo dal 2021.
Il sentiero che dovrebbe interconnettere il bene culturale con la rete dei percorsi naturalistici
non è indicato, ed inoltre tutto il percorso è fortemente danneggiato dall’erosione e
dall’abbandono, con molti gradini in pietra divelti; il piano di calpestio, privo di
manutenzione, risulta profondamente solcato a causa del ruscellamento; le ringhiere lignee, i
muri a secco e la maggior parte della tabellazione risultano saltati. Si ritiene che l’attuale
situazione sia frutto tanto di disattenzione, quanto di carenza di risorse relativamente alla
custodia forestale, mentre la pur cospicua disponibilità di risorse in capo ai Beni Culturali non
sortisce gli effetti auspicati, probabilmente per effetto di contenzioso.
Malgrado quanto sopra evidenziato, si allegano alcune foto dell’iniziativa inaugurale del
progetto, che documentano un risultato nel suo complesso ampiamente positivo.
