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Papardo, i messinesi sceglieranno via web il futuro nome dell’ospedale. Lettera di Centofanti

Presentata stamane all’Ordine dei medici l’iniziativa

 

MESSINA (28 lug) – Rappresentare al meglio sia la mission che la visione dell’azienda Papardo, valorizzarne la sua identità in un modo più accurato e contemporaneo, rendere protagonisti i cittadini che in ospedale devono sentirsi come “a casa”: sono gli obiettivi dell’iniziativa illustrata stamane nell’auditorium dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Messina dal titolo “Dai un nome all’ospedale Papardo”, che partirà oggi e si concluderà il 18 settembre con la nuova denominazione della struttura. “Rappresenta un piacevole opportunità per l’intera comunità – ha detto il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera Alberto Firenze – abbiamo raccolto in questi mesi numerosi suggerimenti di utenti e stakeholder e vogliamo dare a tutti la possibilità di partecipare attivamente alla definizione del nome del nosocomio. Coinvolgeremo la città di Messina e tutto l’hinterland in questo processo di scelta, per assicurare che la nuova denominazione rispecchi appieno il legame tra l’ospedale e la comunità”.

I cittadini stessi infatti a partire da oggi, venerdì 28 luglio, e fino al 31 agosto 2023, potranno inviare i propri suggerimenti (è possibile anche inserire una motivazione) attraverso la piattaforma web dedicata: https://www.omceo.me.it/papardo

“L’Ospedale Papardo è un’eccellenza medica con oltre 35 anni di storia – ha ricordato il presidente dell’Ordine Giacomo Caudo – nel corso degli anni, l’ospedale ha costantemente lavorato per migliorare la sua offerta e adattarsi alle mutevoli esigenze della popolazione”.

Nella seconda fase dell’iniziativa, dal 1° al 9 settembre, una commissione apposita selezionerà le 5 migliori proposte tra tutte quelle pervenute; queste saranno soggette, dall’11 al 18 settembre, ad una votazione finale. Ogni cittadino potrà scegliere, sempre via web, uno dei nomi proposti, la decisione definitiva sarà poi condivisa con le istituzioni regionali con un preciso iter burocratico nelle more dei nuovi atti aziendali e delle naturali modifiche normative necessarie a riguardo.

“Si tratta di un primo passo – ha concluso Firenze – che porterà ad un processo di restyling e di potenziamento della brand awareness dell’azienda”.

LETTERA APERTA DI CALOGERO CENTOFANTI

 

OSPEDALE PAPARDO – REFERENDUM –OSPEDALE GRANDE DI SANTA MARIA DELLA PIETÀ

 

Il 28 dicembre 1978, nel corso di una speciale iniziativa, svoltasi all’interno del disastrato teatro Vittorio Emanuele e tendente a richiamare l’attenzione delle principali Autorità di Governo, il Sindaco dell’epoca ing. Pino Merlino, unitamente ad alcuni esponenti della società civile messinese presenti fu ribadita la necessità di accelerare la ricostruzione del grande teatro, sventrato dal tragico terremoto del 28 dicembre del 1908, in modo che la città di Messina potesse godere di questo palcoscenico, sul quale erano state rappresentate opere di notevole valore artistico. Nel corso della manifestazione alla quale era stato invitato anche il grifone dell’università di Messina Calogero Centofanti, quest’ultimo ha espresso desiderio condiviso anche dagli intervenuti che il nome “OSPEDALE GRANDE DI SANTA MARIA DELLA PIETÀ”venisse riproposto per un’altra struttura sanitaria nascente sul territorio. Poiché dopo anni il sig. Commissario dell’A.S.P. Papardo dott. Firenze unitamente al presidente dell’ordine dei medici dott. Caudo hanno indetto un referendum in rete per il nome dell’ospedale in questione saranno quanto mai auspicabile che si potesse trasferire al moderno nosocomio di contrada Papardo il titolo di quello distrutto dal tragico terremoto del 28 dicembre. Tale intestazione, potrebbe ricordare a imperitura memoria quanti tra medici, infermieri, pazienti persero la vita in quella terribile alba; tramando così alle future generazioni quella esemplare esperienza medico professionale spenta da un drammatico evento. Calogero Centofanti

 

Nelle foto: Giacomo Caudo e Alberto Firenze. 

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