Si è svolta, anche quest’anno, la cerimonia della Festa della Liberazione a Messina. Una ricerca di libertà, che oggi come allora si rinnova più che mai. Proprio quando, infatti, pensavamo che la pandemia stesse finendo, con la riduzione delle restrizioni, questa si presenta ancora e ad essa si aggiunge la Guerra.
A prendere parte all’evento il prefetto, Cosima Di Stani, il neo questore Gabriella Ioppolo, il commissario Leonardo Santoro, il vescovo ausiliare mons. Cesare di Pietro, il comandante dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Riccardo Galletta e molte altre autorità civili e militari. Presente, anche, una delegazione dell’Associazione Nazionale Partigiani, Anpi, rappresentata da Federico Martino e per la prima volta invitata nel recinto delle autorità. Il Prefetto ha reso omaggio ai caduti e ha letto il messaggio del Presidente della Repubblica. Ad intervenire anche Martino, il quale: ha sottolineato oggi più che mai l’importanza di questa festa. “I valori di democrazia devono essere il nostro regno, la Resistenza lo scrigno per custodirli attraverso lo strumento dell’Antifascismo“. Ha poi citato le parole del Papa che invitano alla pace, auspicandosi che i fatti oggi commemorati restino solo un ricordo preistorico della guerra. L’impegno della Resistenza oggi deve lavorare, perché questo avvenga.
Alla fine della manifestazione è stata cantata dall’A.N.P.I. e da alcuni attivisti, l’inno della resistenza “Bella Ciao“.
L’evento di oggi, inoltre, è stato un’ottima occasione per la campagna elettorale, tanti, infatti, i candidati alla amministrative, non solo aspiranti alla carica di Sindaco.
Pillole di Storia
L’anniversario della liberazione d’Italia, noto anche come festa della Liberazione, è una festa nazionale della Repubblica Italiana, che si celebra ogni 25 aprile per commemorare la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, la fine dell’occupazione nazista e la definitiva caduta del regime fascista.
Su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il Re Umberto II, allora principe e luogotenente del Regno d’Italia, il 22 aprile 1946 emanò il decreto legislativo luogotenenziale n. 185 “Disposizioni in materia di ricorrenze festive” che all’articolo 1 recita:
«A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale.»
Ci piace ricordarlo, anche questo anno, a causa delle annose polemiche che vedono in questa festa una festa di sinistra. Una buona memoria storica, ci dovrebbe portare a ricordare, che alla resistenza non apparteneva solo il PCI, ma tante forze antifasciste.
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Foto di Antonio De Felice