Una nuova forma di truffa telefonica si sta registrando nei confronti dei consumatori.
La Federconsumatori , afferma il Presidente Provinciale  Avv. Fulvio Capria (nella foto), sta ricevendo infatti segnalazioni da parte di cittadini che lamentano di essere stati chiamati dal personale di ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) per presunti rimborsi ai quali gli stessi avrebbero diritto.
Chiedono quindi che venga comunicato l’Iban su quale effettuare l’accredito e l’assenso telefonico all’operazione.
L’associazione invita i consumatori a prestare massima attenzione di fronte a queste richieste, finalizzate ad ottenere fraudolentemente l’assenso per la stipula di un contratto (gas o luce) con una nuova compagnia.
Federconsumatori ricorda che se ai consumatori spettano rimborsi a qualsiasi titolo, questi vengono effettuati dalle Compagnie automaticamente in bolletta senza necessità di alcun preventivo assenso oppure il gestore informa e chiede l’assenso con comunicazione scritta ben riconoscibile e verificabile.
L’associazione raccomanda quindi di non dare mai i propri dati personali, né comunicare al telefono le fatture delle proprie utenze o fornire i numeri identificativi esposti in fattura in quanto è con questi dati che vengono realizzate le truffe nei confronti delle famiglie.
Occorre riflettere sulla pericolosità intrinseca nella liberalizzazione del mercato energetico nei confronti della popolazione più fragile, spesso non in grado di difendersi da operatori senza scrupoli che contattano gli utenti con proposte accattivanti e false al solo scopo di carpirne i dati.
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