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Lettera aperta della Prof. Messina sull’esclusione dell’Unime dalla redazione del Foglio Messina-Villa San Giovanni” della Carta geologica nazionale in vista del Ponte

Lettera aperta indirizzata a ISPRA, Presidenza della Regione Siciliana – Autorità di Bacino
del Distretto Idrografico della Sicilia, Dipartimento Montagna della Regione Calabria,
Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Messina Salvatore Cuzzocrea, Proff. Attilio
Sulli – Ordinario di Geologia Marina (UniPa), Rosolino Cirrincione – Ordinario di Petrologia
e Petrografia (UniCt), Rosanna De Rosa – Ordinario di Geochimica e Vulcanologia (UniCal),
Componenti dell’Area di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Messina e ai
Lettori della presente.
La scrivente Antonia Messina, Prof. Ordinario di Petrologia e Petrografia (UniMe), in
quiescenza, a seguito delle pubbliche comunicazioni e relativi commenti sull’allestimento
del Foglio 588 – Villa San Giovanni della Carta Geologica d’Italia, da utilizzare per le
specifiche necessità relative alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, a supporto delle
Competenze geologico-petrologiche e cartografiche del territorio in analisi, presenti presso
l’Università degli Studi di Messina, ha il piacere di ricordare ai Destinatari che sono già a
conoscenza, e comunicare a chi non lo sia, quanto segue: negli anni 1972-’73 furono
effettuati i primi lavori, pioneristici, su terreni metamorfici e plutonici delle due sponde
dello Stretto, da chi scrive in collaborazione con Colleghi dell’allora Istituto di Mineralogia
e Petrografia, sotto la guida di Claudio D’Amico, Prof. Ordinario di Petrografia e grande
Geochimico.
Dal 1974, dopo il trasferimento del Prof. D’Amico, chi scrive, per altri venticinque anni,
continuò la Ricerca con un importante Gruppo di Geologi dell’Università Federico II di
Napoli, leader Glauco Bonardi, sull’intero Orogene Calabro-Peloritano anche nel contesto
della Geodinamica delle Catene Alpine del Mediterraneo Centro-Occidentale (con
collaborazioni per le parti espletate dalla scrivente, Italo-Americane con le Sedi di Reston –
Virginia, e San Francisco – California, USA, per la Magmatologia Intrusiva e relative
Mineralizzazioni Metalliche ad essa associate; con Alicante e Granada – Spagna e Tetuan –
Marocco, per l’Evoluzione Metamorfica Varisica e Alpina dei Basamenti Paleozoici).
Durante questo intervallo temporale la sede di Messina, nei campi della Petrologia e
Geologia del Cristallino di detti Orogeni, con a capo la scrivente, divenne leader nel
Mediterraneo promuovendo, anche, Convegni Nazionali e Internazionali con Escursioni in
campo, grazie alla scoperta, della stessa, di nuove Unità Tettoniche e Tettono-Stratigrafiche
Alpine, alla ricostruzione dell’Evoluzione Metamorfica-Varisica dei Basamenti Paleozoici,
alla scoperta di sovrimpronte Metamorfiche Alpine e di mineralizzazioni metalliche,
nonché alla ricostruzione di un nuovo modello dell’Evoluzione Magmatica Intrusiva TardoVarisica, caratterizzante i granitoidi dell’Orogene Calabro-Peloritano, etc., etc..
Nel 2000, chi scrive, già cattedratica e ufficialmente responsabile della Geologia del
Cristallino dell’Orogene suddetto, fu invitata, alla luce dei risultati chiave della ricerca
effettuata, dai Proff. Fabio Lentini e Serafina Carbone (UniCt), geologi e grandi cartografi
dell’intera Sicilia e di tratti dell’Italia Meridionale, appartenenti fino ad allora ad una diversa
Scuola di Pensiero, a collaborare per la realizzazione del Foglio 601 Messina – Reggio di
Calabria (APAT, 2008; ISPRA, 2022), e, a seguire, del Foglio 587 Milazzo – 600 Barcellona
Pozzo di Gotto (ISPRA, 2011) e relative Note Illustrative (rispettivamente APAT, 2008;
ISPRA, 2023 e ISPRA, 2011).
Durante tale ricerca, durata altri sedici anni, fu ricostruita, per la prima volta e, in
estremo dettaglio, l’intera struttura della Catena Alpina Peloritana e caratterizzata la
composizione e l’Evoluzione Proterozoica/Paleozoica/Cenozoica dei Basamenti e quella
Meso-Cenozoica delle coperture, nonché definiti i caratteri dei Depositi Sedimentari da Sintardo Orogeni ad attuali. Il completamento di tale ricostruzione, è stato poi realizzato nelle
Unità Kabilo Calabridi delle Note Illustrative della Carta Geologica della Sicilia (2014).
Si aggiunge ancora che le conoscenze acquisite dalla scrivente furono oggetto di
insegnamento presso l’Università di Messina nei numerosi Corsi da lei effettuati nei
cinquanta anni di attività, facendo anche inserire nei nuovi CdS, di cui fu Coordinatrice,
Discipline specifiche e promuovendo, a livello di Ateneo, Scuole Interdisciplinari di Alta
Formazione, tra le quali vengono qui segnalati Tre cicli di Dottorato inTurismo, Territorio
e Ambiente, il cui filone sui Beni Culturali fu da lei curato, e un Master Biennale sui GeoMateriali utilizzati nel Patrimonio Archeologico e Architettonico dell’Italia Meridionale.
Oggi, per quanto sopra, chi scrive è sia Direttore ed Editore della Collana GeoArt – Aracne
Editrice, finalizzata alla realizzazione di opere, “interdisciplinari”, indirizzate alla
conoscenza delle alte valenze geologico-architettoniche e Storico-Culturali di siti dell’Italia
Meridionale a rischio scomparsa (validamente supportata dagli appassionati Studenti dei
Corsi suddetti e da Colleghi, specialisti dei temi trattati, delle Università di Messina,
Catania, Reggio Calabria, Cosenza e Urbino, e da esperti delle Soprintendenze di Messina e
di Reggio Calabria); sia Promotrice e Responsabile Scientifico di due Musei, rispettivamente
presso il Parco dei Nebrodi (“Museo di Scienze della Terra del Territorio Calabria Sicilia nel
contesto del Bacino del Mediterraneo: Sezioni di Petrografia e Cartografia Tematica”. Sede
Alcara Li Fusi-ME) e presso il Comune di Messina (“Museo di Storia Naturale dello Stretto di
Messina nel Mediterraneo – Polo di Messina”. Sede Palazzo Weigert-ME).
Per tutto quanto sopra descritto, chi scrive si augura che anche l’Università degli Studi
di Messina, con le sue attuali competenze, possa partecipare alla realizzazione del Foglio
588 e rivolge gli auguri di buon lavoro a tutti Coloro che opereranno alla realizzazione di
tale progetto, rendendosi disponibile per qualsiasi esigenza in merito.
Prof. Antonia Messina

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