Contrariamente a quanto annunciato più volte in pompa magna, il CIPESS di fine anno non provvederà ad approvare il progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina. Un rinvio che conferma, ancora una volta, come dietro agli slogan del governo e della Società Stretto ci sia più propaganda vuota che realtà e concretezza.
Il parere della Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente, dato per favorevole con prescrizioni è invece esplicitamente negativo in relazione all’impatto ambientale irreversibile dell’opera su numerosi siti di primaria importanza, quali le Zone di Protezione Speciale (ZPS) e le Zone Speciali di Conservazione (ZSC) di: Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antennamare, Area Marina dello Stretto, Costa Viola e i Fondali da Punta Pezzo a Capo dell’Armi. Un no pesante, che pone in evidenza la fragilità ambientale dell’intero progetto.
Secondo indiscrezioni, si starebbe valutando la possibilità di chiedere una “deroga” all’Unione Europea per superare le criticità ambientali. Tuttavia, è bene ricordare che le direttive europee in difesa dell’ambiente sono fondamentali e difficilmente aggirabili. La richiesta di deroga, se mai verrà formalizzata, si preannuncia complessa, e il suo esito tutt’altro che scontato.
Da marzo 2023 fonti ministeriali e stampa hanno ripetutamente sbandierato date e scadenze, puntualmente disattese. Nel frattempo, il progetto del ponte continua a drenare risorse preziose, distogliendo fondi da interventi realmente necessari per il territorio. L’ultimo caso è rappresentato dal miliardo e mezzo stanziato nella legge di bilancio, sottratto a infrastrutture essenziali, trasporti locali e manutenzione delle aree a rischio idrogeologico. In questo contesto un vivo apprezzamento va rivolto al Comune di Villa San Giovanni ed alla Città Metropolitana di Reggio Calabria per aver deciso di presentare ricorso al TAR contro il parere della Commissione VIA, dimostrando un impegno concreto per la tutela del territorio e dei diritti delle comunità locali. Al contrario, rileviamo l’inerzia dell’amministrazione messinese, che, condizionata dalla recente svolta politica verso il centrodestra, ha finora scelto di non intraprendere alcuna azione in merito.
L’associazione “Invece del Ponte” ribadisce con forza la necessità di fermare questa farsa e di investire in progetti concreti per migliorare la qualità della vita dei cittadini e la sostenibilità dei nostri territori. I cittadini meritano un futuro fatto di soluzioni reali, non di promesse vuote e sprechi di risorse pubbliche.
