A Messina l’acqua si trova dove non dovrebbe stare. Fino a qualche giorno fa le cronache messinesi raccontavano di complicazioni sulla situazione dell’approvvigionamento idrico in città. Infatti, l’Amam comunicava che l’Enel non aveva ancora provveduto a sistemare il guasto elettrico che aveva reso inutilizzabile la centrale di Torrerossa e Bufardola che assicurava la fornitura dall’acquedotto Fiumefreddo alla città. In altre parole giornate senza acqua dai rubinetti per tutta la zona centro e nord, quella servita dal Fiumefreddo e poi pompata ai serbatoi principali cittadini. Quindi rubinetti a secco, e cittadini, esercizi commerciali in grande difficoltà nella gestione della vita quotidiana. A distanza di una sola settimana, l’acqua è arrivata, ma non nel posto in cui sarebbe dovuta arrivare ( la rete idrica cittadina ). Pochi minuti di pioggia e la città si è inesorabilmente allagata. Sono arrivate decine di segnalazioni in diversi punti della città dove le strade sono diventate impercorribili a causa dell’enorme quantità di acqua, Ad aggravare la situazione i numerosi tombini otturati e saltati ( mancata manutenzione ) che non sono riusciti a far defluire l’acqua. Allagato il parcheggio Zaera, via Cesare Battisti, viale Regina Elena, via La Farina e viale Europa trasformati in veri fiumi in piena. Quindi rubinetti senza acqua e strade trasformate in fiumi in piena. Sicuramente nella soluzione dei problemi strutturali della città, al primo punto delle priorità progettuali non ci dovrebbero stare i cordoli della discordia
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Il paradosso idrico di Messina: rubinetti senza acqua e strade allagate
Riflessioni a voce alta del Prof Aldo Ficara
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