In matematica, la linearità è una relazione che intercorre fra due o più enti matematici. Intuitivamente, due quantità sono in relazione lineare se tra loro sussiste una qualche forma di proporzionalità diretta. Ad esempio, la legge A = 2B correla linearmente A e B: se B raddoppia, anche A raddoppia. Il significato esatto del termine “linearità” dipende tuttavia dal contesto in cui il termine viene adoperato. Entriamo nello specifico del triste spopolamento del territorio messinese. Le persone residenti a Messina continuano a scendere. Al 31 dicembre 2023 la popolazione risulta essere pari a 222.150 abitanti, di cui 106.708 maschi e 115.442 femmine in costante decremento, -2.014 abitanti (-0,83%) rispetto al 2022 e -19.847 unità (-8,20%) dall’anno 2013. Approssimando i numeri esposti si ottiene 2 mila persone in meno in un anno e 20 mila persone in 10 anni, da cui ipotizzare una sorta di linearità che suggerisce un decremento costante nel tempo di 2 mila persone l’anno. Una città destinata a dimezzarsi demograficamente nei prossimi 50 anni. Un dato allarmante è l’indice di ricambio, che misura il rapporto tra coloro che stanno per lasciare, a causa dell’età, il mondo del lavoro e coloro che stanno per entrare, nel 2023 è di 50,32, ovvero quelli che escono sono circa il 50% in più di quelli che entrano nel mondo del lavoro. Altro dato allarmante è la fuga di cervelli. Infatti, la città di Messina perde ogni anno una parte consistente dei suoi giovani. Tra il 2012 e il 2022, sono circa 8mila i “cervelli in fuga”, tra i 15 e i 29 anni, che hanno lasciato la città in cerca di migliori opportunità lavorative in altri territori. Un fenomeno preoccupante che richiede un’inversione di tendenza.
