Durante l’ultima audizione davanti alle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera, il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), Giuseppe Busia, torna a sollevare criticità rispetto alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.
Sul progetto è arrivato, quasi a fine maggio, il via libera definitivo del ministero dell’Ambiente. La Commissione per la Valutazione dell’Impatto Ambientale aveva ancora dei nodi in sospeso su cui attendeva della documentazione. Alla fine di un lungo e accidentato iter è arrivato l’ok finale al progetto esecutivo. Adesso vi è il passaggio al Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile che riunisce tutti i ministri economici coinvolti. Dopo questo passaggio e la valutazione operativa, poi partirà la fase operativa.
A parere di Busia, la mancanza di un progetto esecutivo completo, più volte slittato, rende difficile avere una visione chiara dei costi e delle fasi di realizzazione. Il progetto, infatti, sarà approvato per fasi successive, un’impostazione che secondo l’Autorità non può che portare incertezza e rischi anche dal punto di vista economico. “Sarebbe auspicabile arrivare a un progetto esecutivo complessivo per fornire al governo e al Parlamento un quadro preciso almeno dei costi iniziali”, ha detto nell’ambito dell’esame del decreto recante misure urgenti per garantire la continuità nella realizzazione di infrastrutture strategiche e nella gestione di contratti pubblici, il corretto funzionamento del sistema di trasporti ferroviari e su strada, l’ordinata gestione del demanio portuale e marittimo, nonché l’attuazione di indifferibili adempimenti connessi al Piano nazionale di ripresa e resilienza e alla partecipazione all’Unione europea in materia di infrastrutture e trasporti. (Fonte: fanpage.it)
