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Colpiscono Tutti, l’invito dell’UDU alla convergenza dei Rettori e della comunità accademica sulle piazze contro le scelte del Governo

“La situazione è ancora più grave al sud”

La recente stagione di tagli sui finanziamenti pubblici all’istruzione non ha risparmiato nessuno, ad essere colpite sono tutte le categorie, dagli studenti ai ricercatori, dai docenti ai dottorandi, fino alla Governance degli Atenei.

Lo sciopero, già lanciato da FLC CGIL per il 31 ottobre mira, infatti, a manifestare il dissenso nei confronti di un settore costantemente investito dalla precarietà, che le recenti mosse del Governo hanno solo peggiorato.

“In qualità di rappresentanti della comunità accademica, ci siamo rivolti ai Rettori delle università tramite una lettera inviata alla CRUI per invitarli a prendere posizione in favore dello sciopero.” – dichiara Alessandro Bruscella, coordinatore nazionale dell’UDU – “Sottoporremo la lettera a tutti i Rettori, nella consapevolezza che i tagli, soprattutto quelli della Legge di Bilancio, non colpiscano solo gli studenti, ma l’intero sistema universitario, al quale estendiamo l’invito di convergere alla mobilitazione.”

La direzione assunta dal Ministero mette in difficoltà la gestione degli Atenei, la recente notizia dell’eliminazione del test d’accesso a Medicina ed i recenti tagli presenti in legge di bilancio sono esempi tangibili di questo; “I tagli presenti in legge di bilancio metteranno a dura prova il sistema universitario” – continua UDU -, infatti “rischieremo di avere più di 10 mila idonei non beneficiari. L’accesso all’istruzione universitario non verrà garantito”.

“La situazione è ancora più grave al sud” – dichiara Emanuele Carlo coordinatore dell’UDU Messina – “lo scorso anno sono stati quasi 5000 gli idonei non beneficiari, i quali hanno ricevuto la borsa di studio solo in seguito con enormi ritardi. Con i nuovi tagli del governo, si prospetta una situazione ancor più critica, che intaccherà profondamente il diritto allo studio universitario. Ribadiamo che serve intervenire tempestivamente o gli atenei e gli enti regionali per il diritto allo studio avranno grandi difficoltà a proporre servizi di qualità per gli studenti e le studentesse. Le residenze universitarie a Messina scarseggiano, ci sono poche centinaia di posti letto a fronte di migliaia di studenti e studentesse che scommettono sulla nostra università. Servirà intervenire anche su questo aspetto”

UDU Messina – Unione degli Universitari

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