Fortunatamente, i giocatori del Messina riescono a lasciare fuori dal terreno di gioco le preoccupazioni legate alle difficoltà della società e dell’assenza di una soluzione che la rimette in sesto sia dal punto di vista economico che dalla certezza in una dirigenza capace di assumere le necessarie decisioni. Ancora una volta i ragazzi di Banchieri hanno dimostrato la loro capacità professionale affrontando un’altra difficile gara con la Cavese che si presentava con quattro partite consecutive chiuse positivamente e in una tranquilla posizione di classifica.
La partita registra un primo tempo con i messinesi che conquistano il predominio con trame di gioco offensive molto efficaci tra cui almeno quattro potevano diventare decisive.
Solo al 29’ Luciani insacca la rete del meritatissimo vantaggio con il quale si chiude il primo tempo.
Incredibile l’avvio del secondo tempo, dopo due minuti l’arbitro fischia un discutibilissimo rigore in favore della Cavese, segna Chirico che ribadisce in gol il penalty parato da Melli che non trattiene. Il Messina subisce il pareggio e, ancora frastornato, riceve altri due colpi da KO al 6’ con Fella e al 12’ con Sannipoli. Si ribalta il risultato e sembra anche chiusa la gara. Ma i giallorossi ci sono e reagiscono con ordine riprendendo il comando delle operazioni e intessendo azioni di gioco che rimettono uno splendido Luciani in condizione di segnare la tripletta, aggiungendo alla rete del primo tempo altre due al 13’ e al 16’ .Insomma, nel primo quarto d’ora del secondo tempo si sono registrati 5 goals. Un pareggio più che meritato dai messinesi che si devono rammaricare ancora una volta di episodi sfavorevoli, ma questa volta con qualche incertezza in più. Ora la vera partita si gioca fuori dal campo e i protagonisti sono altri, i tifosi e cittadini messinesi non staranno solo a guardare.
