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Il 16 aprile si festeggia la Giornata Mondiale della Voce, l’Associazione Vivavoce porta nelle scuole una nuova cultura

Il numero per contattare la chat Voice Help è +39 3891560942

In occasione della Giornata Mondiale della Voce, che ogni anno si festeggia il 16 aprile, l’Associazione
Vivavoce porta nelle scuole una nuova cultura della voce, presentando ad alunni e docenti la tematica del
“Voice Shaming”, ovvero tutte quelle discriminazioni e atti di bullismo verso chi soffre di disturbi del linguaggio,
della voce o della comunicazione, sollevando un tema sensibile a molte persone, tante volte minorenni, che
quasi sempre viene sottovalutato o addirittura ridicolizzato.
Un’iniziativa nazionale che prende il via proprio dalla Sicilia.
L’Associazione Vivavoce scende in campo per difendere la libertà di
ognuno di esprimersi con la propria voce, promuovendo una cultura inclusiva contro ogni forma di
discriminazione, esclusione, preclusione e bullismo legati a problemi di linguaggio e di voce.
Per sensibilizzare sul tema in occasione della Giornata Mondiale della Voce è intervenuta presso
l’Aula Magna del plesso Basile dell’IIS “La Farina-Basile” di Messina alla presenza degli alunni
del medesimo istituto e dell’Istituto comprensivo “Elio Vittorini” per parlare di voice shaming e
del primo Osservatorio sul tema e per presentare a ragazzi e docenti lo sportello “Voice Help” un
servizio di supporto gratuito per tutte le vittime di voice shaming in Italia.
Si tratta di un numero Whatsapp a cui chiunque può scrivere per segnalare un episodio di voice
shaming (di cui è stato vittima o è venuto a conoscenza) e richiedere un supporto ad un
professionista di Vivavoce che fornirà ascolto e consiglio. Tutte le informazioni su contatti e orari
sono disponibili sul sito dell’Associazione in una pagina dedicata: https://associazionevivavoce.it/.
Il numero per contattare la chat Voice Help è +39 3891560942.
Lo strumento della chat Voice Help ha già permesso in questo anno all’Associazione di raccogliere
testimonianze e di creare l’“Osservatorio Voice Shaming”, un osservatorio nazionale e regionale
sul tema, mettendo insieme il 1° Report annuale, un dossier di casistiche ed episodi di
discriminazione portate all’attenzione dei media e dell’opinione pubblica, con l’obiettivo di
sensibilizzare la società italiana su questo fenomeno.
I dati italiani testimoniano l’urgenza di intervenire per promuovere un cambio culturale legato a
questa problematica. Le persone affette da disturbi della voce e del linguaggio sono tre volte più
soggette al rischio di subire discriminazioni e bullismo rispetto ai loro coetanei. Inoltre nel
73% dei casi gli intervistati hanno indicato la scuola come luogo in cui hanno vissuto questa
esperienza negativa. In particolare, è nella fascia dell’adolescenza che si verificano di più episodi
di questo tipo di discriminazione: il 23,5% degli intervistati risponde di avere avuto almeno una
esperienza di voice shaming durante la scuola primaria, quota che sale al 28,6% per la scuola
secondaria di primo grado (le medie) e raggiunge il 36% nella secondaria di secondo grado (le
superiori) per questo è fondamentale intervenire partendo proprio dai contesti scolastici.
Nella giornata all’incontro con i ragazzi interverranno la dott.ssa Francesca Falliti, membro
dell’Associazione e la dottoressa Martina Casale, psicologa clinica, ex balbuziente, responsabile
di Vivavoce a Messina e coordinatrice del servizio Voice Help in Sicilia, che commenta:
“Aiutare chi soffre di disturbi legati al linguaggio e alla voce è la mia vocazione. La balbuzie mi ha
tolto tanto, ma oggi nel fare questo lavoro ho l’opportunità tutti i giorni supportare chi sta vivendo la
mia stessa situazione. Affrontare questo disturbo e i disagi che mi ha causato mi ha formata dal
punto di vista caratteriale ed essere riuscita a risolverlo mi ha restituito tutto 10, 40 volte. Significa
tantissimo per me poter trasmettere il messaggio che non è il modo in cui parli a dimostrare chi sei
e supportare chi, come successo a me, sta vivendo un momento di forte disagio a causa del disturbo
e delle discriminazioni ancora troppo frequenti. Poterlo trasmettere con la mia faccia, con le mie
parole, è importante. È come riprendermi tutto quello che mi ha tolto”.
Si ringrazia per l’organizzazione dell’evento dott.ssa Giuseppina Maggio, logopedista e referente
in Sicilia per l’Associazione Vivavoce e i Dirigenti Scolastici degli istituti: la prof.ssa Caterina Celesti
dell’IIS “La Farina-Basile” e il prof. Giovanni Maisano dell’Istituto comprensivo “Elio Vittorini”, che
hanno accolto con entusiasmo un progetto che speriamo sia solo l’inizio di una rivoluzione della
cultura della voce a partire da quelli che saranno gli adulti del domani.
L’Associazione Vivavoce nasce dal desiderio di alcuni ex pazienti del Centro Medico Vivavoce, insieme al suo fondatore Giovanni
Muscarà, di dare supporto a chi, come loro, soffre o ha sofferto a causa di difficoltà legate alla comunicazione. L’Associazione Vivavoce
attraverso progetti di ricerca, informazione, sensibilizzazione e divulgazione si pone l’obiettivo di: portare all’attenzione dell’opinione
pubblica le dinamiche che quotidianamente causano discriminazione di chi non comunica in base a standard precostituiti (voice shaming);
creare una cultura nuova ed inclusiva sui problemi legati ai disturbi della voce, del linguaggio, dell’apprendimento e della comunicazione;
orientare azioni all’interno delle comunità e del sistema socio-politico di riferimento, contribuendo attivamente a rendere ogni persona
libera di esprimersi senza nessuna limitazione.

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