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Società

124° Anniversario della scomparsa di Re Umberto I

Il sovrano a cui fu dato l’appellativo di “Re Buono”.

Messina. Ieri 3 Agosto la Delegazione di Messina dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore
alle Reali Tombe del Pantheon ha ricordato questo evento con la deposizione di una corona di alloro
al busto del sovrano collocato nell’omonima Piazza all’Annunziata a Messina.
Il Busto di Umberto I è opera di Rosario Leopardi, fuso nella fonderia Regia Fonderia di Torino
ed è stato inaugurato il 26 settembre 1908, appena due mesi prima del tragico terremoto che
sconvolse Messina.
La cerimonia è stata preceduta dalla Santa Messa in Suffragio celebrata da Mons. Gaetano
Tripodo, parroco della Parrocchia Maria SS. Annunziata, che ha ricordato il sovrano a cui fu dato
l’appellativo di “Re Buono”.
Nella omonima piazza Umberto il Delegato di Messina dell’Istituto, dott. Giuseppe Mento, ha
ricordato l’atteggiamento del Sovrano nel fronteggiare le sciagure che si sono abbattute durate il
periodo in cui regnò, portando la propria solidarietà alle popolazioni colpite da calamità naturali,
intervenendo in prima persona con aiuti materiali e opere risanatrici. Già nel 1872, quando era
ancora principe, si recò in Campania a seguito dell’eruzione del Vesuvio. Appena salito al trono, nel
1879, assistette i siciliani colpiti dall’Etna e nel 1882 andò in Veneto, deturpato da piogge torrenziali.
Nel 1884 giunse a Napoli, afflitta dal colera, e in quell’occasione pronunciò la famosa frase: “A
Pordenone si fa festa, a Napoli si muore. Vado a Napoli”.
La cerimonia si è conclusa con la deposizione di una corona di alloro.

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