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Sospeso dalle funzioni pubbliche, per un anno, il vicepresidente delle Regione Sicilia Luca Sammartino (Lega). La lettera delle dimissioni dall’incarico di governo. La dichiarazione del senatore Nino Germanà

Passato tre anni fa da Italia viva alla Lega, è stato coinvolto in un’inchiesta per scambio elettorale politico

Nulla cambia, ennesimo terremoto politico giudiziario in Sicilia.  Il vicepresidente della Regione Sicilia ed esponente di primo piano della Lega nell’isola Luca Sammartino è stato sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno. Il vicepresidente Luca Sammartino passato tre anni fa da Italia viva alla Lega, è stato coinvolto in un’inchiesta per scambio elettorale politico mafioso e corruzione che ha portato in carcere il sindaco di Tremestieri Etneo (Catania), Santi Rando. Sammartino, che è anche  assessore all’Agricoltura.I carabinieri di Catania hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 11 persone tra esponenti politici, funzionari comunali e imprenditori. Le accuse, a vario titolo, sono di scambio elettorale politico-mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti. Tra gli arrestati il sindaco di Tremestieri Etneo, Santi Rando. Ai domiciliari il suo oppositore politico, Mario Ronsisvalle, poi suo alleato.Il provvedimento è stato emesso nell’ambito di indagini del nucleo investigativo dei carabinieri del comando provinciale di Catania condotte tra il 2018 e il 2011 e coordinate dalla Procura distrettuale etnea. Dall’inchiesta, denominata Pandora, emergerebbero accordi illeciti tra alcuni amministratori del Comune di Tremestieri Etneo ed elementi vicini alla cosca mafiosa Santapaola-Ercolano, riguardanti l’elezione nel 2015 dell’attuale sindaco Santi Rando, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per scambio elettorale politico-mafioso e corruzione aggravata. Ulteriori indagini avrebbero fatto luce su quella che la Procura definisce “la successiva degenerazione affaristica’ dell’Ente, messa in atto dai funzionari infedeli mediante numerose corruttele, per concedere permessi e assegnare lavori agli ‘imprenditori amici'”. Emergerebbe inoltre, secondo la ricostruzione dell’accusa, “una strategia dei vertici comunali” finalizzata a “neutralizzare ogni forma di opposizione politica”. Per la Procura sarebbe stato “l’accordo corruttivo con lo storico consigliere d’opposizione Mario Ronsivalle, poi transitato tra i sostenitori di Rando per le amministrative del 2021”. Ronsisvalle, titolare di una farmacia a Tremestieri, contesta la Procura “anche grazie all’intervento di Luca Rosario Sammartino, principale referente politico del sindaco, all’epoca dei fatti deputato regionale e attuale vicepresidente della Regione, sarebbe stato avvantaggiato attraverso la riduzione del numero delle farmacie presenti nella pianta organica comunale, promettendo in cambio il sostegno elettorale, per le elezioni europee del 2019, al candidato sostenuto dal Sammartino”. (Fonte: Ansa)

A seguire la nota delle dimissioni dall’incarico di assessore regionale e vicepresidente della Regione

«Ho scritto una nota al presidente della Regione, Renato Schifani, per rimettere l’incarico di assessore regionale e vicepresidente della Regione, dopo essere stato raggiunto da misura cautelare interdittiva in relazione a un’ipotesi di reato lontana nel tempo»,  ha tenuto a precisare  Sammartino. «Tengo a sottolineare che non sono coinvolto in ipotesi di reato di mafia né di voto di scambio». Sammartino è indagato per corruzione. Sono sereno e certo che emergerà la mia totale estraneità ai fatti, risalenti a cinque anni fa, che con stupore leggo mi vengono contestati». «Resto fiducioso, come sempre ho dichiarato e non cambierò mai idea, nei confronti del lavoro della magistratura. Continuerò a servire la mia comunità e il mio territorio svolgendo la mia attività politica e di parlamentare regionale», conclude Sammartino

La dichiarazione del  senatore siciliano della Lega Nino Germanà.
“Ferma restando la fiducia incondizionata nell’operato dei magistrati, non posso non registrare una grave intempestività dei provvedimenti che sono correlati a presunti fatti ipotizzati da indagini condotte tra il 2018 e il 2020, ma che vengono emessi dopo oltre tre anni e a pochi giorni dalla scadenza del termine della presentazione delle liste. Premesso questo e, conoscendo e frequentando da anni Luca Sammartino, sono sicuro che saprà dimostrare quanto prima la propria estraneità a quanto gli viene contestato e, pur avendo apprezzato la sua generosità nell’aver rimesso nelle mani del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, ogni delega ricevuta, sono certo che, nel rispetto della legge, che correttamente esclude le cariche elettive dalla misura della sospensione dai pubblici uffici, Luca continuerà la propria attività politica di deputato regionale con l’amore e la passione per la Sicilia e per i siciliani”.

 

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