Roma, 16 ott. – “Dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini un’altra promessa mantenuta: in manovra la copertura per il Ponte sullo Stretto, finanziato per l’intero ammontare dell’opera, pari a 12 miliardi di euro. Ancora una volta, dal vicepremier Salvini e dalla Lega fatti non parole”.
Così in una nota il senatore siciliano Nino Germanà, vicepresidente del Gruppo Lega a Palazzo Madama.
Manovra, Lega: “Sul Ponte si fa sul serio, promessa mantenuta”
Roma, 16 ott. – “Sul Ponte sullo Stretto il Governo fa sul serio e oggi dal cdm apprendiamo quello che il Ministro Matteo Salvini ha sempre sostenuto: in manovra c’è la copertura per l’infrastruttura. Una bellissima notizia che i nostri concittadini aspettavano da tempo. E’ il segnale di una inversione di tendenza che farà crescere la nostra Sicilia. Il Ponte sarà un grande acceleratore di investimenti per il nostro Sud e un’opera di modernizzazione per tutto il Paese. Promessa mantenuta”.
Lo dichiarano i deputati siciliani della Lega Anastasio Carrà e Valeria Sudano.
Le osservazioni del Comitato No Ponte Capo Peloro
Non ci sono soldi sufficienti per la sanità e la scuola, in Sicilia le reti idriche perdono il 50% dell’acqua, si esportano i rifiuti per mancanza d’impianti, incendi e dissesti distruggono il territorio e cosa fanno il governo nazionale e regionale?
Il governo nazionale ha oggi approvato il disegno di legge sul bilancio che prevede la copertura a rate dei costi del progetto del ponte sullo Stretto di Messina e sempre oggi guarda caso il governo regionale s’impegna a pagare il primo miliardo del ponte (in cambio di cosa?) saccheggiando i fondi per lo sviluppo e la coesione che servono invece per rimuovere gli squilibri economici e sociali del Sud.
Il 9 ottobre scorso si era pure deciso con legge l’aumento del capitale sociale della Stretto di Messina di 50 milioni e l’eliminazione del tetto dei 240mila euro per i compensi dei dirigenti, dei dipendenti e degli amministratori della società concessionaria del ponte.
Insomma non si trovano i soldi per i reali bisogni della Sicilia e del Paese e si trovano, persino a rate, per un’opera inutile, pericolosa, non prioritaria per i bisogni della nostra regione e del Sud come il ponte sullo Stretto di Messina.
Il governo nazionale ha oggi approvato il disegno di legge sul bilancio che prevede la copertura a rate dei costi del progetto del ponte sullo Stretto di Messina e sempre oggi guarda caso il governo regionale s’impegna a pagare il primo miliardo del ponte (in cambio di cosa?) saccheggiando i fondi per lo sviluppo e la coesione che servono invece per rimuovere gli squilibri economici e sociali del Sud.
Il 9 ottobre scorso si era pure deciso con legge l’aumento del capitale sociale della Stretto di Messina di 50 milioni e l’eliminazione del tetto dei 240mila euro per i compensi dei dirigenti, dei dipendenti e degli amministratori della società concessionaria del ponte.
Insomma non si trovano i soldi per i reali bisogni della Sicilia e del Paese e si trovano, persino a rate, per un’opera inutile, pericolosa, non prioritaria per i bisogni della nostra regione e del Sud come il ponte sullo Stretto di Messina.