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Ponte sullo Stretto, sen. Nino Germanà : le “giravolte ” del sindaco Federico Basile. La replica del Primo cittadino. La controreplica del parlamentare

Leggendo le continue dichiarazioni del sindaco di Messina verrebbe voglia di aiutarlo a dire quel che non riesce a pronunciare apertamente. La risposta: Il sindaco di Messina ha un compito, il bene della città e dei messinesi prima di tutto.

Messina, 20 aprile- Salvate il soldato Federico che non sa come uscirne fuori senza rimangiarsi metà del suo programma elettorale…..Leggendo le continue dichiarazioni del sindaco di Messina verrebbe voglia di aiutarlo a dire quel che non riesce a pronunciare apertamente e cioè che, probabilmente per seguire la campagna elettorale del suo leader (diventato ex siPonte) è costretto a cambiare idea sull’opera che era uno dei pilastri del programma con il quale si è presentato agli elettori messinesi due anni fa. Il coraggio non è una delle doti più apprezzabili del primo cittadino che nel programma definiva il “Ponte indispensabile per il Sud” e si diceva pronto a battersi “in tutte le sedi per la realizzazione di un grande sogno”. Oggi fa come don Abbondio quando diceva a Renzo “sapete voi quanti sono gli impedimenti dirimenti?” Da opera indispensabile a devastante è stato un attimo, il tempo di una giravolta del suo leader.

Lo togliamo noi dagli impicci ribadendo che solo il centro destra vuole un’opera che porterà lavoro, sviluppo, rinascita, futuro. Speriamo che recuperi il senso di equilibrio che lo ha fin qui contraddistinto e magari anche un po’ di memoria, non vorremmo che nelle prossime settimane si trasformi da Federico Basile in Federico Accorinti….

Quanto ai movimenti No Ponte alle fake news quotidiane oggi hanno aggiunto anche il procurato allarme paventando inenarrabili rischi per la salute della popolazione. Tra non molto il terrorismo psicologico dei sìtraghetti li porterà a dirci che il Ponte causa l’arrivo delle cavallette e l’invasione aliena.

Così il senatore Nino Germanà, vice capogruppo della Lega a Palazzo Madama

La replica del sindaco Federico Basile
Con riferimento a notizie stampa apparse su quotidiani e testate locali nelle quali il senatore Nino
Germanà definisce “giravolte” la posizione del sindaco di Messina rispetto alla realizzazione dell’opera
Ponte sullo Stretto, interviene con una nota il Primo cittadino evidenziando quanto segue.
“Fa sorridere il sen. Nino Germanà quando parla di rimangiarsi quanto detto, perchè basta ricordarsi –
evidenzia Basile – cosa diceva Salvini sul ponte fino a qualche anno fa, quando ne sbeffeggiava i
promotori.
Chieda a Salvini perché ha cambiato idea invece di preoccuparsi del Sindaco di Messina che sta avendo
il compito di evidenziare tutte le criticità di una procedura che oggi, non si preoccupa minimamente
degli impatti che avrà sulla città.
Più leggo e studio il progetto, seguo le procedure e sento descrivere le opere in programma e più mi
convinco che serve darsi una svegliata difendendo un territorio che da 20 anni è bloccato sulla parola
"ponte", mentre proprio adesso che avevamo impresso una pianificazione e una strategia ci ritroviamo a
dover capire come fare coesistere vita quotidiana e cantieri.
Il centro destra dov’è quando si parla di Messina e di cosa e quanto dovrà sopportare la città in termini di
traffico da cantieri e risorse del territorio?
Ma Germanà, e tutta la deputazione del centro destra, ha idea di quanta acqua è necessaria per realizzare
le opere in progetto?
Ricordo, in una stagione dove la siccità fa da padrona e la Sicilia muore di sete, Germanà parla solo di
ponte. Ma l’ha mai aperto il progetto del ponte?
Io credo di no perché delle due l’una. O nasconde la sua preoccupazione per la città per motivi di
appartenenza politica, oppure di Messinna non gli importa nulla.
Lui e tutta la deputazione di centro destra cosa hanno speso in termini di impegno per Messina in questa
procedura?
“Allora, ci fornisca gli atti – continua Basile – nei quali si evidenzia l’impegno a favore della città di
Messina in termini di occupazione garantita, tutela delle risorse territoriali ed ambientali e gestione delle
opere complementari e compensative.
Anzi nel contempo, invito la deputazione di centro destra ad un confronto sul progetto Ponte e vorrei che
proprio loro mi spieghino come sarà possibile e fattibile collegare i cantieri delle gallerie e del ponte alla
alla viabilità che insiste sulla Panoramica o alla SS113 da Mortelle ad Ortoliuzzo.
Simili dichiarazioni le ritengo ascrivibili più ad un inizio di campagna elettorale…perché
oggettivamente… se si vivesse un po’ più la città forse si sarebbe in grado di percepire come il ponte
non è la metà di un programma elettorale, programma che a distanza di 22 mesi ha piuttosto dato e
continua a dare risposte alla nostra città con grande senso di responsabilità che è prerogativa di un buon
amministratore.
Il sindaco di Messina ha un compito, il bene della città e dei messinesi prima di tutto.
Il ponte? Prima Messina”, conclude la nota.

La controreplica del parlamentare Sen. Germanà :

Messina, 21 aprile- Apprezzo le parole del sindaco che dice di voler tutelare Messina nel delicato momento che stiamo vivendo, ma mi chiedo chi sia il suggeritore di turno di alcune sciocchezze. Federico II ( secondo De Luca ) infatti dice che non c’è abbastanza acqua per i cantieri del Ponte e si deduce che ingegneri, geologi, tecnici di tutto il mondo che hanno studiato il progetto per anni non se ne siano mai accorti. A questo punto seguendo il suo ragionamento dovrò chiedere con urgenza un incontro al ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, ai vertici Webuild, Anas e Ferrovie dello Stato per bloccare immediatamente i cantieri in corso in Sicilia lungo la rete ferroviaria, stradale, autostradale, o sui viadotti, porti e gallerie. Scherzi a parte, il nuovo Federico Accorinti ha superato nelle bufale persino i noPonte più apocalittici che annunciano il prosciugamento dei laghi e l’insorgere di patologie fatali.

Non mi resta che scrivere agli Ordini professionali affinché spieghino al sindaco, che (forse) ha letto il progetto ma evidentemente non l’ha capito, quale sia il reale fabbisogno di acqua, che serve solo per le fondazioni. Il resto sono conci di cemento armato precompresso realizzati in altra sede e assemblati in cantiere.

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