A seguire la nota del l’ on. Calogero Leanza in risposta ad alcune dichiarazioni di candidato alla segreteria del PDArmando Hyerace:
Caro Armando, mi trovo costretto a rispondere alle dichiarazioni che, non senza rammarico ed un pizzico di stupore, leggo questa mattina. Ed ho deciso di farlo con una dichiarazione pubblica, come, ti anticipo sin d’ora, farò ogni qual volta chiunque si permetterà ad utilizzarmi – e , nello specifico, il mio ruolo, il mio cognome, o il mio nome di battesimo indifferentemente – per fare dei facili, o per meglio dire propagandistici, annunci.
Capisco la campagna elettorale, capisco la necessità di fare notizia o veicolare un messaggio, capisco che vuoi far capire che sei un uomo del popolo……ma definirmi, neanche troppo velatamente “potente” o accusarmi, questa volta un po’ più velatamente, di voler far tornare il PD, come un “partito con un cognome” non posso sopportarlo.
Sai perché è insopportabile? Perché tutte le volte che abbiamo discusso, prima che ti facessi prendere dalla campagna elettorale, mi hai sempre dato atto, della natura della mia azione politica, tra le gente, per strada; nelle campagne, e nei territori, o forse ricordo male? Questo mal si concilia con la natura che vuoi affibbiarmi di “potente”. Ripeto in questa occasione quanto ho già detto, replicando alle affermazioni di esponenti politici di altri movimenti: non sono padrone di niente e di nessuno, sono orgogliosamente al servizio della gente e del partito, tutto, anche della parte che mi minaccia di “farmi la guerra”, o di “farmi passare la voglia”, ogni volta che potrò essere utile, tanto come iscritto, quanto come parlamentare.
Ti chiedo, qualora io mi fossi schierato al tuo sostegno, come mi hai più volte chiesto (o mi sbaglio?), sarei stato sempre il “potente di turno” oppure sarebbe stato un gesto di generosità in virtù dell’unità del partito?
Non voglio dilungarmi, ti dico quindi in breve, che, secondo la mia umile opinione, veicolare il messaggio del “Davide contro Golia”, per cercare di legittimarti in un congresso che dovrebbe essere una leale competizione tra amici, non passa, non utilizzando me come icona.
Ah…..sul “potente alle spalle”, sono pronto a dibattere con te, da soli come in pubblico, sulla falsità della tua affermazione “(uno ce n’è!)”. Utilizzando e parafrasando la vecchia e collaudata tecnica di insinuazione del dubbio tanto cara a molti nel nostro partito, RadioFante mi racconta di tre o quattro, forse cinque “potenti”, considerati i vari livelli, che chiamano, scrivono, annunciano, per sostenere qualche candidatura. Di chi?
Buona domenica, e buon lavoro.
