“Anche questa volta sulla Cardiochirurgia pediatrica di Taormina tocca a me fare chiarezza, in quanto se da una parte è vera, e ci fa enorme piacere, la notizia della proroga ministeriale di un anno concessa al centro taorminese, dall’altro lato è pure vero che questa proroga pare che sarà tassativamente l’ultima, o almeno così mette nero su bianco il direttore generale del Ministero della Salute Americo Cicchetti. Perché Schifani non lo dice? Come sempre, quando si tratta della Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina vengono dette mezze verità e non si riesce mai ad avere dal governo regionale una risposta trasparente e definitiva per il mantenimento dell’eccellenza taorminese e questo, alla fine, nuoce ai più deboli tra i deboli, i bambini che hanno bisogno di una cardiochirurgia efficiente e stabile come quella sinora garantita dal Bambino Gesù”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca
“Il Ministero – continua Antonio de Luca – scrive chiaramente di una proroga dell’attività a Taormina di “12 mesi non rinnovabili e non ulteriormente derogabili”. Non mi pare un dettaglio trascurabile. Forse Schifani pensa di ottenere per quella data la deroga definitiva che permetterebbe la coesistenza delle cardiochirurgie pediatriche di Palermo e Taormina? Lo spero vivamente, ma che lo dica con chiarezza! Anche se, purtroppo, ho i miei buoni motivi per crederci poco, se il presidente Schifani dovesse decidersi a intraprendere una battaglia per il mantenimento definitivo dell’unità taorminese mi troverà certamente al suo fianco, ma visto l’atteggiamento fin qui troppo supino dimostrato nei confronti del potere romano, ci credo ben poco. È molto più credibile invece che Schifani si sia accontentato di spostare un po’ più in là il momento di dire la verità e quindi di dover affrontare le proteste che, giustamente, seguiranno”.
Politica
M5S: “Cardiochirurgia pediatrica di Taormina, vera la proroga, ma è anche l’ultima. Perché Schifani non lo dice?” La richiesta della Regione
Si chiede dal governo regionale una risposta trasparente e definitiva per il mantenimento dell’eccellenza taorminese
Il governo regionale ha chiesto al ministero della Salute di prorogare almeno fino al 31 luglio 2024 l’attività della Cardiochirurgia pediatrica di Taormina. La richiesta inviata a Roma è firmata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, dall’assessore alla Salute Giovanna Volo e dai dirigenti generali dei dipartimenti della Pianificazione strategica Salvatore Iacolino e delle Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico Salvatore Requirez. «Abbiamo avanzato prontamente la proposta di prolungare ulteriormente l’attività del reparto di Taormina – spiega il governatore che ha intrattenuto varie interlocuzioni dirette con il ministro Orazio Schillaci – per assicurare la necessaria assistenza ai piccoli pazienti affetti da problemi cardiologici. Conosciamo bene l’alta specializzazione dell’unità operativa taorminese e, in attesa che la nuova cardiochirurgia pediatrica dell’Arnas Civico di Palermo vada completamente a regime, non intendiamo fare mancare cure e assistenza a chi soffre di queste patologie». Nel richiedere il prolungamento dell’operatività della struttura attiva all’interno del presidio ospedaliero San Vincenzo di Taormina, in convenzione con l’Irccs “Bambino Gesù” di Roma, si fa riferimento all’elevato indice di operatività registrato dal reparto negli ultimi sei mesi. La richiesta di proroga almeno sino al 31 luglio di quest’anno è ritenuta «imprescindibile» – si legge nel documento inviato al Ministero – per «garantire tutte le attività sanitarie pertinenti e necessarie per organizzare un raccordo operativo» con la nuova Cardiochirurgia pediatrica del Civico di Palermo, assicurare la completa presa in carico dei pazienti cardiopatici pediatrici siciliani e la complessiva messa a regime della nuova struttura nel capoluogo siciliano. Ma anche per i «tempi di intervento e percorrenza inerenti la gestione dell’emergenza -urgenza e tenuto conto del contesto orografico», in attesa della modifica del cosiddetto “decreto Balduzzi” per i nuovi standard di riferimento nazionali relativi alla rete ospedaliera.
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