La crisi idrica di Messina – come riporta stamane “Letteraemme” – arriva in parlamento: un’interrogazione della deputata del Pd Maria Stefania Marino, infatti, vuole far luce sulla delicatissima situazione che si vive in città, con acqua razionata, interi rioni che rimangono a secco per giorni (a volte per settimane), pressione spesso insufficiente perché l’approvvigionamento idrico raggiunga i piani alti (col Comune che reagisce come può).
La parlamentare, nella sua interrogazione rivolta in commissione ai ministri per la Protezione Civile e delle Infrastrutture, rispettivamente Nello Musumeci e Matteo Salvini, rivolge ai due esponenti del governo una serie di questioni. Sembrerebbe infatti che una quota di acqua gestita da Amam venga indirizzata verso la città di Taormina e un’altra quota parte invece venga indirizzata per il cantiere di lavoro di Webuild per il raddoppio ferroviario della linea Palermo-Catania-Messina. Le giustificazioni rese note anche a mezzo stampa dall’amministrazione comunale e dalla società municipalizzata non hanno convinto l’opinione pubblica che lamenta continui disagi che purtroppo rischiano di aggravarsi per via dell’andamento climatico.