Ieri sera si è insediato il nuovo Consiglio Provinciale della Città Metropolitana formatosi a seguito delle elezioni di secondo livello del 27 aprile scorso e già alla prima seduta, dopo il giuramento di rito, il consigliere metropolitano di Fratelli d’Italia Libero Gioveni ha chiesto al sindaco metropolitano Federico Basile come intenderà gestire gli equilibri d’Aula in funzione dei servizi da garantire.
E’ una sorta di organismo “ibrido” secondo la legge quello che abbiamo costituito – ha dichiarato Gioveni – che funge sia da Consiglio ma anche da pseudo giunta metropolitana dove il sindaco può anche attribuire delle deleghe e nominare persino, fra i 14 componenti, il vicesindaco metropolitano.
E’ di tutta evidenza – ha proseguito il consigliere nel suo intervento – che al netto del senso di responsabilità che ogni consigliere metropolitano ha nei confronti dell’area vasta rappresentata da ben 108 comuni, non si può negare una geografia politica all’interno del Consesso provinciale che ha determinato, col voto del 27 aprile, una opposizione maggioritaria di ben 10 consiglieri (8 di centrodestra e 2 di centrosinistra) e solo 4 che affiancheranno politicamente il sindaco Basile che funge anche da presidente del Consiglio.
Pertanto – ha concluso Gioveni – l’auspicio è che il sindaco metropolitano si determini al più presto consultando tutti i gruppi consiliari presenti a palazzo dei Leoni per partire subito col piede giusto nell’affrontare i tanti problemi dei territori (messa in sicurezza delle strade provinciali, delle scuole, servizi sociali da garantire ecc. nonché la revisione dello Statuto e del Regolamento) senza contraccolpi che possano frenare l’azione amministrativa di un Ente che quanto meno, dopo 11 anni, non è governato più da un uomo solo al comando.
