“Oggi gli abitanti di Stromboli manifestano per i loro diritti e soprattutto per la loro sicurezza e incolumità. E lo vogliono fare, comprensibilmente, da soli, chiedendo che nessuna forza politica presenzi, per evitare qualsivoglia strumentalizzazione.
Noi siamo idealmente presenti, insieme a loro, perché oggi più che mai serve non solo e soltanto un immediato aiuto, ma anche, in generale, un radicale cambio di approccio e una definizione chiara di quelle che sono le priorità, affinchè nessuno, nel 2024, debba più sentirsi in pericolo a casa propria e soprattutto abbandonato a sé stesso in queste circostanze”, così Armando Hyerace, segretario provinciale del Partito Democratico riguardo l’odierna manifestazione dei cittadini eoliani.
“Le paure, le incognite e le sofferenze che stanno vivendo gli abitanti di Stromboli ormai da due anni sono anche l’emblema di ciò che non va, in generale, nel “sistema Paese”: procedure burocratiche lentissime anche per far fronte alle emergenze; assenza di una cultura della prevenzione e mitigazione dei rischi; danni che l’uomo – con dolo o colpa – arreca al territorio; territori marginali e marginalizzati”, prosegue Hyerace.
“Con l’aggravante che sull’isola incombe anche un evento imprevedibile, l’eruzione vulcanica, con il quale gli abitanti hanno imparato a convivere con fatalità encomiabile ma che non può e non deve aggiungersi ad altri problemi che invece possono e devono essere prevenuti e risolti.
Il Partito Democratico ne è pienamente consapevole e per questo ha proposto al Governo non solo un impegno concreto per Stromboli ma anche, tra gli altri, un emendamento alla prossima finanziaria per destinare gli 8 miliardi per il ponte sullo stretto per prevenire e mitigare il rischio idrogeologico e idraulico con vincolo del 40% al sud.
Mentre la Lega e tutto il centro destra inseguono idealmente un ponte di carta che sta in piedi solo per decreto legge, noi pensiamo alla realtà e ai problemi delle persone”, conclude il segretario provinciale.