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Elly Schlein: ” Il progetto del Ponte è anacronistico, dannoso e sbagliato”. ll commento del presidente calabrese Occhiuto, dell’on. Siracusano e le dichiarazioni di Pietro Salini, A. D.di Webuild

La segretaria del Pd a Messina per ribadire, ancora una volta, il no

La segretaria del Pd Elly Schlein sì è recata stamane a Messina per ribadire, ancora una volta, il no al progetto del Ponte sullo Stretto: «Siamo qui a Messina – ha detto – per ascoltare questa comunità e per rispondere alle istanze  e alle vere emergenze dei cittadini”.
«Voglio ringraziare tutte le persone che sono venute oggi, che hanno voluto partecipare per dire, insieme a noi, no al progetto sbagliato di questo Ponte che il ministro Salvini sta portando avanti, non curante del fatto che si tratti di un progetto anacronistico, dannoso e sbagliato. Lo abbiamo visto anche qualche giorno fa in Parlamento, quando è emerso con chiarezza.  A tal proposito – ha evidenziato la Schlein –  persino la relazione che ha visto il contributo di un comitato scientifico ha chiarito che le prove del vento non sono state fatte, che non è stata fatta adeguata zonizzazione per quanto concerne i rischi sismici -. Ci domandiamo perché tutta questa fretta che sembra elettorale, che non ha a cuore il vero destino di questa comunità e di questo territorio».

“Come ha ricordato il segretario del Pd Sicilia Barbagallo – ha aggiunto Schlein – si è trattata di una aggiudicazione fatta per un valore cinque volte superiore al progetto originale, nonostante vi  fosse stato un giudizio nel quale lo Stato aveva vinto, quindi non c’era ragione di proseguire in questo modo. Noi continuiamo a pensare che in questa terra, in Sicilia, come in Calabria, serva innanzitutto, adesso,  un grande investimento per migliorare la mobilità.Non tra 15 o 20 anni con un progetto dannoso e anacronistico come questo».

La segretaria del Pd ha poi chiamato in causa i presidenti delle regioni Sicilia e Calabria: «Non abbiamo sentito la voce dei presidenti di Sicilia e Calabria che antepongono l’interesse di parte a quello generale delle collettività che rappresentano. Lo dobbiamo dire con chiarezza, prima viene l’interesse della propria comunità». Così Giovanni Pascoli mirabilmente  descriveva lo Stretto di Messina: “Lo Stretto di Messina  è un luogo sacro, dove le onde greche vengono a cercare le latine; e qui si fondono formando nella serenità del mattino un immenso bagno di purissimi metalli scintillanti nel liquefarsi, e qui si adagiano rendendo, tra i vapori della sera, immagine di grandi porpore cangianti di tutte le sfumature delle conchiglie”.

Occhiuto: Schlein leader dei ‘no’ vuole Sud fermo e rassegnato

L’interesse generale della collettività calabrese è quello di avere un presidente che con ogni mezzo provi ad attrarre investimenti, lavoro, sviluppo, opportunità. Solo così la mia Regione può tentare di ripartire. La leader dei ‘no’ Schlein vuole un Sud fermo e rassegnato”.

Lo scrive su X Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia.

Ponte Stretto, Siracusano : Schlein? Leader sinistra a Messina solo per dire ‘no’
“Il cronoprogramma per la realizzazione del Ponte sullo Stretto finora è stato rispettato, abbiamo aggiornato il progetto fatto grazie al governo Berlusconi e ragionevolmente i cantieri potranno partire entro l’estate. Siamo sulla strada giusta”.
Lo ha detto Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia, intervenendo a “Tagadà”, su La7.
“Da messinese mi sento offesa nel vedere il suolo della mia città utilizzato in modo strumentale come passerella per una campagna elettorale ad hoc contro Matteo Salvini.
Ad Elly Schlein non frega niente del Ponte, vuole solo attaccare il ministro delle Infrastrutture. La segretaria del Pd scimmiotta Bonelli e Fratoianni sul Ponte, e Conte sull’abuso d’ufficio: non penso che questa strategia le porterà grandi consensi, spartirsi con l’estrema sinistra i quattro voti dei ‘No Ponte’ non è un grande idea.
I leader della sinistra vengono a Messina solo per dire ‘no’, senza proporre nulla e senza dare prospettive di crescita ai territori del Mezzogiorno.
Quando durante la scorsa legislatura ho condotto una battaglia contro le baraccopoli messinesi e per il risanamento della città dello Stretto – opera che sta andando avanti con grandi risultati -, del Pd non è venuto nessuno e anzi qualcuno ha provato anche a farmi ostruzionismo”.

 

SALINI, AD WEBUILD: PONTE SULLO STRETTO CRUCIALE PER SVILUPPO DEL SUD, OCCUPAZIONE E ATTRAZIONE DI GIOVANI, IN TRASPARENZA E LEGALITÀ

URGENTE AFFRONTARE TEMA SICCITÀ, C’È POTENZIALE ENORME DI RISORSE E TECNOLOGIE PER INFRASTRUTTURE INDISPENSABILI PER ACQUA

Milano, 22 marzo 2024 – “Il Ponte sullo Stretto di Messina è un’opera cruciale per lo sviluppo del Sud Italia, l’occupazione, la creazione di know-how e l’attrazione di giovani talenti. Siamo pronti a partire con un progetto unico dal punto di vista ingegneristico, assicurando i massimi livelli di trasparenza e legalità, come in tutti i nostri cantieri, e creando occupazione di qualità soprattutto per i giovani”. È quanto dichiarato da Pietro Salini, Amministratore Delegato Webuild, nel corso della sua intervista a Re Start, in onda oggi su Rai 3.

Salini ha poi ricordato che i test per il Ponte sullo Stretto sono stati effettuati da principali esperti a livello mondiale e che il progetto è stato approvato all’unanimità dal Comitato Tecnico Scientifico. “Le grandi opere sono spesso al centro del dibattito in fase di costruzione, come fu in passato per l’Autostrada del Sole e per l’alta velocità ferroviaria, di cui oggi non potremmo fare a meno”.

Salini ha sottolineato l’importanza del settore per dare lavoro e futuro ai giovani, in particolare nel Sud Italia, dove la disoccupazione giovanile arriva a livelli tra i più alti in Europa. “Webuild è attiva in Italia con 31 progetti, di cui 19 progetti nel Sud. In Italia siamo quasi 17.000 persone e prevediamo di assumerne altre 10.000, l’88% al Sud, entro il 2026, risorse con competenze specialistiche che non troviamo sul mercato e che stiamo assumendo e formando. Abbiamo avviato Cantiere Lavoro Italia con scuole di formazione per garantire competitività del settore e stimiamo di formare 1.300-1.400 persone all’anno. Vogliamo far ripartire il Sud, area del Paese che è stata lasciata indietro per anni, ma che sta vedendo ora una nuova fase di investimenti in infrastrutture e occupazione senza precedenti. Stiamo localizzando anche alcune produzioni al Sud. In Sicilia, abbiamo già aperto la prima fabbrica automatizzata per la produzione dei conci che andranno a rivestire i tunnel dell’alta capacità, e ne stiamo per aprire una seconda ad Enna. Investire nel Sud in tecnologia, innovazione e competenze deve essere l’obiettivo del Paese per non continuare a perdere risorse preziose”.

“Dal Sud devono partire investimenti anche nel settore acqua, che rischia di nuovo di non arrivare nelle case e nelle industrie per la siccità. C’è un potenziale enorme per il settore. In media nell’ultimo quinquennio, il settore idrico italiano ha investito 59 euro per abitante, 23 euro in meno della media dell’Unione Europea e del Regno Unito messi insieme, e il PNRR dedica solo il 4% dei fondi al settore acqua. L’Italia ha infrastrutture idriche obsolete con perdite idriche di oltre il 40% in fase di distribuzione. È il quarto peggior Paese in Unione Europea: il 60% della rete ha più di 30 anni e il 25% ha più di 50 anni. Inoltre, solo il 4% delle acque reflue è destinato al riuso in agricoltura”.

Webuild è da anni leader mondiale nel settore idrico, sia per quanto riguarda la dissalazione che per il trattamento delle acque reflue, oltre che per dighe. Oltre 20 milioni di persone sono servite ogni giorno dai soli impianti realizzati dalla sua controllata Fisia Italimpianti, mentre ulteriori 16 milioni di persone circa beneficeranno delle infrastrutture idrauliche attualmente in costruzione. “Su questo fronte, siamo molto attivi specialmente in Medio Oriente, dove il tema della scarsità idrica è centrale. Ma siamo al servizio del Paese per contribuire a risolvere il problema anche in Italia”, ha concluso Salini.

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