«Leggo le dichiarazioni del sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè ad Italpress e noto con piacere che sono riuscito a farlo risvegliare dal torpore romano e fargli ricordare le sue origini siciliane.
Mulè riporta alcune mie dichiarazioni indicandomi la via più corretta da seguire. Vorrei tranquillizzare il sottosegretario che so benissimo cosa devo fare senza aver bisogno di suggerimenti esterni.
Certamente non intendo accettarne da chi oggi rappresenta un candidato alla Presidenza della Regione Siciliana, Renato Schifani, rinviato a giudizio nel processo che sintetizza la fase più pericolosa dei rapporti deviati tra mafia e politica.
D’altronde stiamo parlando di uno ‘pseudosiciiliano’ che vive da oltre 30 anni nei salotti buoni romani e milanesi, blindato in Sicilia grazie al fatto che ha lavorato nelle aziende editoriali di Berlusconi e che si ricorda della sua terra solo in campagna elettorale e per di più per venire in soccorso dei suoi ex colleghi della stampa. Dalla comoda posizione di nominato non ha percezione delle dinamiche dell’isola e interviene su sollecitazione senza neanche sapere di cosa stiamo parlando.
Quanto da me affermato alcuni giorni fa e oggi strumentalizzato rientra nella mia quotidiana azione di denuncia pubblica di quella certa politica che fino ad ora ha barattato i seggi in parlamento con gli interessi personalistici asservendo le cariche politiche agli interessi di bottega. Questa logica è stata sempre da me denunciata pubblicamente e anche con appositi atti alle competenti autorità giudiziarie perché la Sicilia deve liberarsi da certi personaggi che sono siciliani solo alla nascita e che della loro terra non si sono mai interessati, preferendo anzi spesso sacrificare i diritti dei siciliani sull’altare dei vantaggi concessi alle lobby del potere
Oggi, dunque dovrebbe essere Forza Italia a porsi certi problemi che potrebbero riguardare personaggi discutibili partendo proprio da Renato Schifani.
Forse dovrebbe indirizzare la sua preoccupazione sul fatto che i siciliani sanno benissimo distinguere chi mistifica pensando di prenderli per i fondelli e chi vuole veramente cambiare la Sicilia. Provi a venire in Sicilia più spesso e scoprirà quali sono i reali problemi della gente».
Lo dichiara il leader di “Sud chiama Nord” Cateno De Luca, candidato alla presidenza della Regione Siciliana.