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Politica

Congresso PD, le riflessioni di Maurizio Rella

Ricostruiamo il PD con Alessandro Russo, ce la possiamo fare

Congresso PD, a seguire le riflessioni dell’ex Consigliere comunale arch.Maurizio Rella:
Una grande sfida finalmente anche nel Partito Democratico di Messina, tenere insieme il partito, aprire alla società civile a quelle nuove energie che si sono viste davanti ai gazebo delle primarie, rinnovare la forma partito, tornare tra la gente e nei territori.
In questo mese di ottobre si sta celebrando a Messina il tanto atteso iter del Congresso Provinciale del Partito Democratico. Tanto atteso per i lunghi tempi trascorsi rispetto alle previsioni e al lungo travaglio attraversato, alle vicende non proprio producenti ed edificanti che hanno attraversato negli anni il partito messinese alle pesanti sconfitte elettorali e un vuoto organizzativo senza precedenti. Un Congresso estremamente necessario per l’urgenza di ricostruire il partito soprattutto attraverso la presenza politica attiva e organizzata sul territorio. Restituire una struttura democratica e partecipata di rappresentanza a partire dai Circoli. Le premesse e le aspettative sono tante, anche dopo gli esiti entusiasmanti e di grande partecipazione determinati dalla vittoria di Elly Schlain alle primarie, che anche nella nostra città hanno contribuito a creare un nuovo entusiasmo e l’avvicinamento di tanti simpatizzanti e iscritti mossi da rinnovate speranze di ricostruzione e premesse di rilancio di un partito che si riappropri dei valori di una sinistra popolare e progressista. Anche a Messina tanti si sono avvicinati, riavvicinati o tornati al PD attratti dal progetto di Elly, dopo le primarie del febbraio 2023, con l’aria nuova che è riuscita a portare. Ma da noi l’occasione non è stata colta al volo, non è stato colto questo momento favorevole e attrattivo. Uno status quo inspiegabile ha impedito un coinvolgimento reale di nuove forze, sono mancati momenti aggregativi e di coinvolgimento efficaci. Manca ancora una sede provinciale e l’elezione di un coordinamento provinciale provvisorio a luglio 2023, non ha registrato elementi di novità, solo rappresentazioni di aree frutto di logiche che la stessa Elly aborrisce e che da tempo chiede di superare. Mi consta di persona aver verificato, insieme a tanti amici e compagni, anche con storie di impegno civile e politico significative, come  in occasione delle primarie ritrovandoci e costituendo uno dei due comitati messinesi di sostegno a Elly, da quel momento non siamo stati visti come risorsa, scarsissima considerazione, quasi un fastidio, quasi contendenti, di cosa poi? Forse di posizioni acquisite, di titoli di merito, piccoli privilegi comunque conquistati e mantenuti solo per esserci stati? Quello che risalta è che permane una grande persistenza al mantenimento anche delle più piccole posizioni di rendita. Così non si cresce. Le stesse lungaggini per andare al Congresso sono emblematiche di difficoltà intestine che il coordinamento provinciale provvisorio stesso, eletto, come dicevo, a luglio del 2023, pur con qualche tentativo vano, non è  stato in grado di risolvere, superare o attenuare.
Comunque sia, per fortuna   siamo in tanti, esiste un corpo vivo, ancora è tanta la volontà, la passione, la speranza di iscritti e militanti e simpatizzanti verso un nuovo corso anche a Messina. Il congresso che finalmente stiamo celebrando speriamo che registri un momento alto di discussione e di crescita. Le due candidature alla guida del partito vedono impegnati Armando Hyerace e Alessandro Russo. Due brave persone e buoni compagni. Dico da subito che personalmente sostengo la candidatura di Alessandro Russo,  per l’antica amicizia che mi lega a lui ma soprattutto per gli straordinari anni di  condivisione di un esaltante impegno politico comune, insieme a tanti altri compagni, quando ancora il partito era quello dei “Democratici di sinistra”, prima della svolta PD. Le nostre strade dopo si sono divise e oggi ci ritroviamo sullo stesso fronte con rinnovato entusiasmo. Alessandro non ha avuto ruoli di direzione negli ultimi anni a differenza di Armando che anche negli ultimi tempi è stato membro del Coordinamento Provinciale e da anni segretario del Circolo della quarta circoscrizione, in qualche misura posso dire senza tema di smentita che sostanzialmente è organico ad un gruppo che ha gestito le sorti del partito a Messina negli ultimi anni. Personalmente condivido in pieno ed ho sposato da subito la mozione “Ricostruiamo il PD” con  Alessandro Russo candidato alla segreteria Provinciale Russo  con la lista per l’Assemblea Provinciale composta da tante donne e giovani provenienti dai territori della città e della provincia, sono stato chiamato a sottoscriverne la presentazione e ringrazio i compagni e Alessandro per la fiducia accordatami. Non scendo nei particolari delle due mozioni, ognuno si sarà  fatto la propria opinione, hanno sostanzialmente entrambe elementi di qualità sul piano dell’analisi generale. Ma la cosa che salta più all’occhio, me lo hanno fatto notare anche diversi compagni, è il fatto che la mozione di Armando Hyerace manca assolutamente di analisi critica sullo stato di crisi del partito a Messina con i suoi trascorsi. Questa mancanza, che reputo molto grave, la giudico frutto di una qualche forma di ipocrisia e anche di una certa supponenza da parte di Hyerace e i suoi più stretti sostenitori, che comunque non parlano del passato e dei trascorsi critici vissuti in questo partito. Piuttosto, per Armando  Hyerace, evidentemente sono stati  anni di meriti in cui egli e il suo gruppo hanno “resistito”, rivendicando meriti non fosse altro per l’esistenza in vita del partito, scrollandosi  di dosso ogni critica e responsabilità sullo stato in cui lo stesso  partito versa. Altro elemento che mi porta a condividere la candidatura di Alessandro Russo si sostanzia del fatto che nasce e si afferma come candidatura trasversale fuori da logiche di area che la stessa Elly, ripeto, chiede sempre di superare. Al contrario della candidatura di Armando Hyerace che nasce e si contraddistingue come area Schlain, decisione presa verticisticamente,  mai discussa questa scelta, su questo punto è opportuno precisare che tanti compagni e amici che dalla primissima ora si riconoscono in quest’area, tra cui il sottoscritto non si riconoscono in questa candidatura. Non mi resta da dire che comunque vada, il congresso continui a svolgersi in maniera serena, corretta e costruttiva. Personalmente il mio augurio è rivolto ad una affermazione di Alessandro Russo che ritengo possa interpretare al meglio il bisogno di cambiamento che tanti, simpatizzanti e iscritti auspichiamo. Ricostruiamo quindi il PD con Alessandro Russo, ce la possiamo fare.
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