“Sono terminati i congressi, ed è stato un testa a testa che, alla fine, si chiude con una nostra vittoria.
Essere comunità non è solo un nome per una mozione, ma il senso di ciò che il Partito Democratico rappresenta per chi ci crede. E un grazie va a tutti coloro i quali hanno partecipato attivamente alla costruzione di questo percorso”, così Nicola Alpino rappresentante della mozione Essere Comunità in supporto alla candidatura di Armando Hyerace a segretario provinciale del Partito Democratico messinese.
“Adesso si lavora: tutti. Coralmente. Con la voglia di riportare il nostro Pd ad essere la realtà sui territori alla quale abbiamo creduto sin dalla nostra prima tessera. Un partito di comunità.
Conclusa l’assemblea provinciale e costituiti tutti gli organismi, bisognerà concentrarsi sull’attività politica nei territori ed avviare subito una fase programmatica e progettuale, che ci deve vedere fortemente impegnati nella caratterizzazione di un profilo politico-identitario del PD senza ambiguità di sorta, e nella costruzione di un campo progressista in grado di competere con il movimento di De Luca e le destre conservatrici e populiste che, a tutti i livelli di governo, tradiscono ogni promessa fatta in campagna elettorale.
Personalmente, considero un partito innanzitutto una comunità, democratica e plurale, e quindi sono convinto che con Alessandro Russo e con chi lo ha sostenuto, sapremo dialogare sul presente e sul futuro di questa grande casa che è il Pd, che è e sarà sempre la nostra casa!” commenta Armando Hyerace.
In riferimento alla ricostruzione post voto del congresso provinciale, appare suggestiva la tesi sostenuta secondo cui io, nella misura in cui ho esortato i miei amici a sostenere la mozione presentata dal mio amico Alessandro Russo, sia risultato sconfitto.
L’unico risultato che ricavo dall’esito congressuale è quello di aver convinto una comunità politica – rappresentata dai miei amici – non solo a credere nel mio progetto politico, come testimoniato dall’esito del voto delle regionali del 2022, ma anche e, soprattutto, a fare parte e integrarsi, nel rispetto delle regole d’iscrizione nonché del regolamento congressuale, nel Partito Democratico. La scelta di integrarsi e di apertura è avvenuta subendo qualche maldicenza e resistenza da parte di qualcuno che ha provato a farci sentire “gli ultimi arrivati”: nascondendo e denigrando i nostri risultati. Desidero, invece, rivendicare i risultati tangibili, sia in termini di voti – nelle competizioni tanto elettorali quanto congressuali – sia nell’apporto di idee e di un metodo che desidera un Partito Democratico libero, aperto e contendibile.
Chi, grazie all’aiuto degli amici, ma soprattutto grazie al grandissimo lavoro, sacrificio ed alla storia personale e politica di Alessandro Russo, ha ottenuto, il 49%, può ritenersi sconfitto? Io non ricavo questo dato, ma l’esatto opposto.
Capisco anche, però, che questo quadro può risultare scomodo, perché dimostra il compatto coinvolgimento di una intera comunità trasversale e non solo di parte, con l’apporto di tantissimi giovani che non infrangeranno il proprio di sogno di vedere un partito che punti veramente su di loro.
