.Non una galleria né un vero e proprio “spazio” ma un luogo aperto, permeabile, non ordinario: la vetrina di uno studio d’artista, quello di Gianfranco Anastasio in via Calamech 14.
Una vetrina, aperta alla strada e al transito, come dispositivo di contatto con il contesto esterno, mutevole, plurale qual è una strada di città.
E fuori dall’ordinario è pure il programma che, con soluzioni espositive inedite, vuole attivare libere pratiche di ricerca, narrazione, testimonianza, una disincantata visione del sentimento che anima le sponde dello Stretto di Messina.
Attraverso la pluralità delle voci e dei linguaggi delle arti contemporanee SOPRALLUOGHI raccoglierà dati scientifici e poetici del paesaggio e della nostra capacità di abitare la sua potenza, i suoi passaggi segreti, le sue sonorità e i suoi colori, testimoni delle profondità telluriche e delle correnti caotiche che innervano la porta stretta del mare che unisce isola e continente.
Dodici fra artisti, fotografi, architetti, poeti, filosofi e storici, si succederanno, con una proposta di dialogo e un proprio taccuino di viaggio nello spazio della vetrina, con annotazioni sguardi passi prospettive attraversamenti domande incontri segreti sentimenti colti lungo le strade, nelle piazze, dai margini e dall’esterno del corpo traspirante della città, fra la terraferma e il mare, senza la pretesa di offrire soluzioni definitive e univoche per un rinnovato patto con il mare e con il proprio tempo.
Si comincia sabato 2 marzo alle 18,00 con SOPRALLUOGHI_01 del fotografo Dino Mondello, primo incontro per parlare d’arte, politica e città, al civico 14 di via Calamech a Messina.