Si è svolta ieri 15 maggio, presso la Sala Ipostila del Castello Maniace a
Siracusa, la presentazione del progetto “Periferie in… Centro!” del Commissario
Straordinario del Governo per il Risanamento delle Baraccopoli della Città di Messina,
nell’ambito di “Città in Scena – Festival della rigenerazione urbana”, promosso da
ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili), insieme a Associazione Mecenate
90, Associazione delle Città d’Arte e Cultura (CIDAC) e Fondazione Musica per Roma.
Il Subcommissario Marcello Scurria ha introdotto il progetto ‘Periferie in… Centro!’ che
rappresenta un cambiamento di paradigma nella rigenerazione urbana. “La chiave di
tutto è la rigenerazione urbana per Messina e noi possiamo esportare il nostro modello.
Abbiamo ottanta baraccopoli, molte delle quali sono già state demolite, tantissime altre
che si devono demolire. Noi a Messina possiamo sperimentare la rigenerazione urbana a
cielo aperto, siamo un caso unico nel mondo occidentale” – ha dichiarato Scurria.
Il progetto si concentra su un’area di intervento di 650.000 mq, con 80 baraccopoli e
circa 1.800 famiglie coinvolte. Una particolare attenzione è dedicata ai 198 disabili
presenti tra gli abitanti. L’obiettivo principale è trasformare le periferie degradate di
Messina in aree centrali vitali, attraverso un processo di rigenerazione urbana che
comprende la bonifica ambientale, la riattivazione degli spazi pubblici e il consumo
suolo zero.
L’Architetto Grazia Maria Marullo, Coordinatore del Settore Tecnico della Struttura
Commissariale, ha illustrato gli aspetti tecnici del progetto: “Il nostro lavoro non si
limita alla riqualificazione edilizia. Abbiamo presentato i nostri approcci e le azioni che
sta intraprendendo la struttura del commissario per il risanamento delle baraccopoli di
Messina. Stiamo implementando un approccio integrato che considera la bonifica
ambientale, la riattivazione degli spazi pubblici e il consumo suolo zero. Il Parco
Magnolia è un esempio perfetto di come un’area urbana possa essere trasformata in un
luogo vivace e accogliente, rispettando l’integrità storica e migliorando la qualità della
vita per i residenti”.
Marullo ha inoltre sottolineato: “Gli approcci della rigenerazione urbana mirano al
miglioramento della qualità della vita in termini economici, sociali, ambientali e
sanitari. Ad esempio, il consumo suolo zero viene raggiunto tramite l’acquisto di alloggi
nel libero mercato, mentre la rigenerazione dei vuoti dei brownfield e la loro
trasformazione in greenfield rappresentano un passo fondamentale. I vuoti che si
vengono a creare dopo le demolizioni sono oggetto di progetti di riqualificazione che
stanno partendo. Miriamo a una città sostenibile in termini ambientali, economici e
sociali”.
