Mostra o festa di compleanno, è comunque un evento dove pittura e fotografia riflettono la tenacia, la determinazione e il coraggio di un artista che si spoglia del peso in eccesso per rinascere con una nuova forma che senza filtri ostenta, nelle pieghe di una pelle ancora flaccida, il sorriso di un uomo pronto a rinvigorirsi.
Carmelo Pugliatti, artista concettuale messinese, ha esposto in tutti i luoghi simbolo della città e ben oltre lo Stretto, portando in Italia e all’estero uno stile fedele a se stesso, con opere caratterizzate da problematiche sociali silenziose, spesso lasciate ai margini, scomode e allarmanti.
Nel 2016 la sua ultima mostra, una retrospettiva presentata dalla nota storica dell’arte Teresa Pugliatti, nella Factory di Linda Schipani, dove sono presenti molti dei suoi lavori e dove anche le opere di “Rinascita”, per volere dello stesso artista, saranno presto ospitate in mostra permanente.
Dopo otto anni di doloroso silenzio e importanti riflessioni, Carmelo Pugliatti celebra il suo lavoro tra “una torta di compleanno colorata e finta e un dimagrimento reale”.
La bianca sala, incorniciata da 7 “volti bilanciati”, dittici che associano volti grigi e angosciati ai numeri impressi su altrettante bilance, è dominata da un grande dittico che ritrae l’artista in mutande. Nel primo quadro riconosci Carmelo Pugliatti ieri, con aria triste e boxer nero, mentre si pesa su una bilancia che segna 160 kg, nell’altro Carmelo oggi, sorridente con boxer bianco e la bilancia che indica 75 kg. I due quadri si rispecchiano a terra in due foto realizzate da Alessandro Mancuso che raffigurano Carmelo nei panni di ieri e di oggi. Ed è ancora una foto di Carmelo anno 2022, tratta da “the corner” di Alessandro Mancuso ad accogliere i visitatori, di fronte un festante tavolino sul quale svetta una torta a due piani verde, incorniciata da palloncini fluttuanti, installazione della sorella, l’attrice Marika Pugliatti. Accanto alla torta, tante pile di brochure che raccontano la mostra attraverso immagini ed un emozionante testo della giornalista Simona Castanotto e dentro, tre pagine fotocopiate. Si perché l’opera di Carmelo non si limita ad un’opera pittorica, bensì è la sua dieta, 15 colonne che guidano il lettore non solo nell’alimentazione ma anche nell’attività fisica e in tanti piccoli accorgimenti da seguire finanche all’uso del dentifricio giusto.
Tanti gli amici di Carmelo presenti, molti artisti, altri collezionisti e anche molti passanti incuriositi da un composto movimento che ha inondato la via ghibellina di quella mondanità intellettuale dal sapore metropolitano.
Foto di Antonio De Felice