Prosegue la consulta fra i “Custodi dei Casali dei Peloritani” alle Masse e nel tardo pomeriggio del 15 ottobre, nonostante le minacce autunnali, sono state due ore ricche e intense. Ad accoglierci nella sede dell’ASD Massa Santa Lucia il presidente Giuseppe Giannone. Beatrice Presti, Violetta Attinà e Giovanni Quartarone della Pro Loco, presenti negli incontri precedenti a Castanea e Gesso, hanno raccontato quanto è venuto fuori dalle testimonianze e contributi ricevuti nei due casali. Il vasto territorio verdeggiante, la Svizzera di Messina definito, pur così vicino manifesta peculiari unicità sin nel parlato. “Stranguliau menzijornu ? o u battipanza menzijornu” ovvero: è suonato mezzogiorno? sia nella musicalità che nell’idioma stesso sono caratterizzanti solo di Massa San Giorgio. O ancora, sorretti dai presenti conoscitori dei luoghi, si è fatto un giro panoramico sulle stranezze dei toponimi ancora non decifrati relativi a delle contrade quali: “Lardagina, Rubbalà, Burgo ecc. ecc” e sull’antica denominazione delle Masse “a Ciumara”, “u Laccu”, “Contiri” che li distingueva prima che il toponimo Massa fosse associato ai Santi Protettori Giorgio, Nicola, Lucia e Giovanni Battista e avevano sin dal XII secolo come punto di riferimento Il monastero basiliano “ a Badia” situato fra Massa San Giorgio e la sua Marina intitolato a Santa Maria de l’Austro. I tanti mulini intorno al torrente Baglione fin giù ai Corsari rendevano florida l’economia di Massa San Nicola al punto che importanti commissioni di opere d’arte risultano alla fine del Quattrocento. E proprio Giannone sottolinea l’importanza di far conoscere e tutelare le opere d’arte custodi nelle chiese. Gervasi ricorda: le vendemmie che si celebrano nei palmenti dentro e fuori l’abitato, la Cappella in c.da Centorami dei Saccano che il compianto Berenato descrive nella sua pubblicazione, la famiglia blasonata degli Ioppolo. Daniele Liardo trova interessante questa consulta e con Giannone e Gervasi manifestano la disponibilità per futuri incontri. Sul tavolo, tanto per non perdere il legame con il passato, oltre al libro del cavaliere Berenato, di una descrizione dettagliata su Massa San Giorgio del “San Giorgio Club”, associazione chiusa da anni, era presente Gaetano La Corte Cailleri dal quale Quartarone tira fuori una notizia, allo stesso sconosciuta, ovvero la presenza gesuitica a Massa Santa Lucia nel XVII secolo. Per incrementare la letteratura in possesso Gervasi farà pervenire l’opuscolo di Padre Fernandez e altro. Prima di congedarsi si è dati appuntamento a giorno 5 novembre alle ore 18.00 presso i locali della canonica di Salice.










