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Cronaca

Sequestrate dalla Guardia di Finanza altre 6 navi della Siremar. Presunte irregolarità e carenze sulle barriere architettoniche. Nota della società Caronte & Tourist

La notizia è stata confermata dal sindaco di Lipari Riccardo Gullo

La Guardia di Finanza ha sequestrato altre 6 navi della Siremar. Si tratterebbe dei traghetti Vesta, Isola di Vulcano, Sansovino, Isola di Stromboli, Antonello da Messina e Pietro Novelli.

 

La notizia è stata confermata dal sindaco di Lipari Riccardo Gullo che aggiunge “da noi rimane solo la Laurana…”. “Non ho letto i provvedimenti – dice – ma tutto mi sembra gravissimo. Da quando i collegamenti sono stati privatizzati c e’ stato un progressivo peggioramento (il profitto non si concilia con i bisogni sociali), ma ora abbiamo toccato il fondo”. Nei giorni scorsi sono stati sequestrati altri 3 traghetti sempre dalle “Fiamme Gialle” su input della procura di Palermo per carenze a livello di barriere architettoniche. Alle Eolie era stato sostituito dal “Vesta” che dopo qualche giorno ha avuto un incidente a Salina sbattendo su uno scoglio.

In piena stagione estiva si profila una situazione gravissima per le sempre più martoriate isole siciliane.

Alle Eolie stasera è stata sospesa la corsa da Milazzo per Vulcano e Lipari e di conseguenza domani alle 7 non ci sarà il ritorno in terraferma. Per isolani e turisti – se non si correrà ai ripari in tempi veloci – si preannunciano danni a livello economico e turistico non indifferenti. E per finire a Pantelleria è stato sequestrato anche il traghetto Sansovino.

Aggiornamento

Sotto esame in questa inchiesta c’è la gara regionale da 44 milioni del 2016 e ancora vigente. Il provvedimento ai primi di giugno aveva interessato la nave “Bridge” attiva sulle isole Eolie, la “Helga” impiegata sulla rotta Palermo-Ustica, e la “Ulisse” utilizzata nel traffico merci sullo Stretto. In base a quanto accertato dalla Finanza le unità navali non sarebbero idonee al trasporto di disabili, anziani, donne in gravidanza, persone con passeggini al seguito e quindi con mobilità ridotta, nonostante questo fosse un requisito garantito dalla società in occasione della partecipazione al bando regionale per le linee Milazzo-Eolie e Palermo-Ustica. Adesso la Guardia di Finanza sta procedendo in queste ore , al “fermo” di altre sei navi. Si tratterebbe di traghetti Vesta, Isola di Vulcano, Sansovino, Isola di Stromboli, Antonello da Messina e Pietro Novelli.

Nota della società Caronte & Tourist Isole Minori:

Ci scusiamo con i nostri clienti per il disagio che si sta involontariamente loro arrecando. Stiamo già adoperandoci al meglio per attenuarlo attraverso corse straordinarie e sostituzioni delle navi sottoposte al fermo dall’autorità giudiziaria”.

Così Caronte & Tourist Isole Minori commenta il nuovo provvedimento eseguito ieri dalla Guardia di Finanza, su cui comunque preannuncia ricorso.

Va comunque chiarito che il sequestro di alcune altre unità (tra cui alcune ferme per lavori di manutenzione programmata) è unicamente collegato al valore delle stesse e finalizzato al raggiungimento della cifra prevista nel decreto cautelare dalla Magistratura. Nulla a che vedere, dunque con presunte violazioni delle normative sul trasporto dei passeggeri a mobilità ridotta e/o con tematiche inerenti la regolarità dei mezzi, perfettamente in grado di assolvere alle loro funzioni”.

Già in occasione del primo sequestro, CTIM aveva dichiarato peraltro la propria “sorpresa” per il provvedimento legato al tema PMR richiamato per alcune delle unità: “A suo tempo avevamo esposto una serie di elementi sia tecnici che giuridici a dimostrazione della insussistenza dei reati (sostanzialmente gli stessi) anche allora ipotizzati in un procedimento riguardante altro lotto della medesima gara. In quella sede le nostre tesi erano state ben valutate con la presa d’atto finale che non c’era alcun pericolo per la sicurezza delle persone e dei passeggeri con mobilità ridotta (PMR), come del resto certificato dall’ente tecnico che per legge è tenuto a fornire tale attestazione”.

Peraltro, le navi Ulisse, Helga e Bridge sono state di recente dotate di ascensore, bagni per disabili e di tutti gli accessori necessari per garantire non solo il rispetto delle normative sulle PMR, ma per portare le navi ai più alti standard del settore. Per questo ribadiamo l’assoluta legalità e linearità dei nostri comportamenti e siamo fiduciosi – conclude la Società di navigazione – che le navi oggetto del sequestro possano rientrare al più presto in servizio a esclusivo beneficio delle comunità isolane alle quali ribadiamo il nostro più vivo rincrescimento”.

 

 

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