“Quando si procederà alla ricontrattualizzazione del personale della Messina social city legata a quella degli enti locali per cancellare definitivamente il CCNL delle cooperative?”
Lo chiede nuovamente il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di fratelli d’Italia, anche in virtù delle disparità di trattamento emerse durante le ultime procedure di stabilizzazione che, pur se apprezzabili, non possono certamente bastare a far uscire la classica polvere nascosta sotto il tappeto.
E’ quanto meno giudicabile paradossale, infatti – evidenzia Gioveni – che all’ultimo personale stabilizzato sia stato fatto firmare un contratto di 36 ore, mentre il personale storico invece lavora ancora a 24, 27 o 30 ore settimanali, col “contentino” dato loro del completamento delle ore grazie a fondi extra Bilancio ai quali certamente non si può sempre ricorrere.
Dispiace – prosegue il consigliere – pur essendo un capogruppo di un partito di opposizione, dover evidenziare queste storture in un’azienda che ho difeso, difenderò sempre e che personalmente ho anche contribuito a costituire, non soltanto perché ne ho votato la costituzione nel 2018 in Consiglio Comunale, ma anche per aver permesso nel 2016 con un apposito emendamento approvato nel Regolamento della gestione dei servizi sociali la possibilità per le Amministrazioni di passare dalla gestione indiretta a quella appunto diretta.
Però – insiste ancora l’esponente di FdI – non si può non evidenziare il fatto (che evidentemente crea malumore fra il personale e quindi possibili refluenze sui servizi) che lo stesso risulta ancora assunto col contratto delle cooperative, nonostante gli impegni assunti dall’Amministrazione in Commissione servizi sociali da me richiesta proprio per discutere del tema alla presenza anche delle organizzazioni sindacali.
Mi auguro pertanto – conclude Gioveni – che amministrazione comunale e CdA dell’azienda possano rivedere tutta la gestione del personale ricontrattualizzandolo col CCNL degli enti locali, anche per non fare differenze col personale delle altre società partecipate del Comune che certamente godono di ben altro trattamento economico e giuridico.