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Cronaca

Dal CAS il dolce e l’amaro. Cgil Cisl e Uil: importante passo avanti sul fronte del confronto sindacale per la tutela dei diritti dei lavoratori

Ma dai sindacati arriva  uno stizzito richiamo al presidente Nasca sul rispetto dei dipendenti per le sue recenti infelici esternazioni 

Dopo un lungo confronto tra sindacati e il nuovo vertice del Consorzio rappresentato dal neo Direttore Generale ingegnere Costantino e dal consulente a titolo gratuito dott Francesco De Francesco, le categorie dei trasporti di Cgil Cisl e Uil sospendono le procedure di sciopero constatando finalmente una chiara apertura dell’ente sul riconoscimento dei diritti maturati dai lavoratori, sul pagamento degli arretrati premi pedaggio e sulla vacanza contrattuale . Finalmente un importante passo avanti – dichiarano i sindacati – frutto del cambio ai vertici dell’ente oggi presenti al tavolo di trattativa che auspichiamo proseguano in tempi brevi nel solco del pieno riconoscimento dei diritti acquisiti dai lavoratori mantenendo gli impegni oggi intrapresi che ci hanno indotto a sospendere le procedure di sciopero avviate .
Ma ci sono anche ombre a giudizio dei sindacati . Appare infatti sul sito istituzionale del CAS una nota sul nuovo appalto per il servizio antincendio, in cui il Presidente spiega le modifiche applicate al nuovo bando.
Esprimendo apprezzamento per la ricerca delle migliori condizioni di sicurezza possibili per le utenze della rete autostradale, purtroppo siamo costretti a stigmatizzare alcuni richiami finalizzati a “mettere al riparo le procedure di appalto da qualsiasi adulterazione o infiltrazione criminale” che però a nostro giudizio finiscono per gettare ingiuste ombre anche sui lavoratori dell’ente. È ovviamente intento condivisibile porre la massima attenzione alla  legalità nelle procedure di gara – continuano i sindacati- ma invitiamo il Presidente  nelle sue dichiarazioni al
massimo rispetto verso i lavoratori del CAS che quotidianamente si impegnano nel portare avanti, sempre con grande trasparenza e professionalità il proprio lavoro sia nella fase della programmazione che in quella di espletamento delle procedure di affidamento delle gare. Appare superfluo rammentare che l’impegno dei dipendenti del Cas avviene nel pieno rispetto delle normative vigenti.
Qualora il presidente Nasca avesse riscontrato nell’affidamento delle gare svolte sin qui dal Consorzio delle opacità o dei condizionamenti, lo invitiamo immediatamente a portare le carte in procura e non limitarsi a lanciare proclami sulla stampa che a volte provocano , di certo involontariamente, discredito anche sulla forza lavoro .
Ci rammarica invece che nessun accenno sia stato fatto sulla cronica mancanza di personale che affligge il Consorzio da oltre 15 anni, con carenza in tutti i settori, da quello di esazione a quelli tecnico e amministrativo con oltre il 70% di unità in meno , costringendo i lavoratori ad un carico spropositato di lavoro , quotidianamente costretti a districarsi con un numero sempre maggiore di incarichi fra progettazione, RUP, direzione lavori, in aggiunta ai “normali” compiti degli uffici a cui sono assegnati.
Nessun accenno al fatto che a programmare tutta l’attività per cui il CAS è preposto vi sia al momento la figura di un solo dirigente all’interno del Consorzio, in comando da un altro Ente regionale, che svolge le funzioni contemporaneamente di Direttore Tecnico, Direttore Generale e Direttore Amministrativo.
Si dovrebbe spiegare perché il tratto in esercizio della Siracusa- Gela non sia mai stato dotato di sistemi di pagamento, costringendo il Consorzio a spendere per la gestione di quel tratto di autostrada le risorse stornate in altre tratte in gestione sottraendo alle necessarie manutenzioni proprio quei chilometri di autostrada sottoposti a pagamento del pedaggio.
Vorremmo che si parlasse dei tanti problemi che affliggono il CAS in maniera ormai cronica, mentre restiamo perplessi della rapidità e delle
modalità con cui si procede in affidamenti di minore urgenza come per esempio la recente attività di comunicazione social dell’ente.
L’attuale situazione del Cas è stata determinata da scelte portate avanti dalla Regione Sicilia, vera proprietaria del Consorzio, che in tutti questi anni non sono state indirizzate a risolvere i gravi problemi in cui versa – concludono i sindacati- e non sono certamente imputabili a lavoratori e lavoratrici che, nel pieno rispetto di norme e regolamenti, si impegnano quotidianamente senza alcun riconoscimento e con una amministrazione che, continua a tutt’oggi , nei loro confronti, a non applicare correttamente norme e contratti di lavoro.
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